Parla Alberto Angela. Di padre in figlio, al servizio della bellezza
| Cultura
Alberto Angela racconta lo speciale “Stanotte a Milano”, un viaggio nella storia, nell’arte e nella bellezza di una città davvero speciale: “Dove i sogni diventano realtà” ha dichiarato

Parla Alberto Angela. Di padre in figlio, al servizio della bellezza
Alberto Angela racconta lo speciale “Stanotte a Milano”, un viaggio nella storia, nell’arte e nella bellezza di una città davvero speciale: “Dove i sogni diventano realtà” ha dichiarato
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Alberto Angela racconta lo speciale “Stanotte a Milano”, un viaggio nella storia, nell’arte e nella bellezza di una città davvero speciale: “Dove i sogni diventano realtà” ha dichiarato
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Dopo Firenze, Napoli e Venezia è la volta di Milano. Alberto Angela torna in tv con uno speciale “Stanotte a Milano” in onda la sera di Natale su RaiUno. Un regalo per tutti gli italiani che non dimenticano il padre e mentore Piero Angela, scomparso l’estate scorsa e al quale si deve l’ideazione – in stile anglosassone – di documentari per la televisione italiana in grado di istruire e fare entrare il seme della conoscenza nelle case di milioni di persone. È anche grazie a lui se il pubblico italiano è più attento di quello di altri Paesi. «Il nostro è un lavoro facile da fare perché viviamo in un Paese straordinario» spiega Alberto Angela. «Quando visiti e mangi qualcosa in città come Milano, Siracusa o Napoli ti accorgi che ovunque ti circondano 3mila anni di civiltà. E tutto questo all’estero non c’è. L’Italia ha avuto la fortuna di trovarsi in mezzo al Mediterraneo, di respirare come una spugna culture diverse e di godere di paesaggi naturali unici. Prendiamo per esempio il David di Michelangelo, un’opera realizzata nel Cinquecento che ancora oggi è uno dei monumenti più visitati in tutto il mondo. Questo perché Michelangelo è riuscito a intrappolare nella roccia un’emozione in grado di colpire qualsiasi generazione successiva. Ben pochi ci riescono e di solito sono italiani». Arte, storia e archeologia sono il pane quotidiano di Alberto Angela e le sue riflessioni non si limitano a sottolineare i tesori impareggiabili di cui disponiamo, ma invitano tutti noi a sviluppare un senso di responsabilità. «Se le opere d’arte che conserviamo in Italia si trovassero all’estero verrebbero idolatrate» scherza ma non troppo, sottolineando come nel nostro Paese sia possibile «fare viaggi di milioni di anni stando in un solo luogo». E proprio sull’importanza di curare i reperti storici aggiunge: «Spesso mancano i fondi e c’è il problema della manutenzione. Ancora oggi dobbiamo riportare alla luce un terzo di Pompei. A mio avviso, ogni volta che si trovano cose interessanti bisognerebbe esporle e fare in modo che vengano conservate non per qualche anno ma per altri 300». Dopo lo speciale “Stanotte a Milano” Alberto Angela continuerà il suo viaggio in altre città europee, tra cui Firenze. Le bellezze d’Italia illuminano tutta Europa, culla di diversità ma anche di uguaglianza: «Viviamo in un continente con una cultura condivisa: a volte noi abbiamo dato, altre abbiamo ricevuto da altri Paesi europei, ma la famiglia resta sempre la stessa». Di Claudia Burgio
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