Fotografia, Robert Doisneau e Elliott Erwitt protagonisti di due mostre
Due dei più grandi maestri della fotografia del ‘900, Doisneau e Erwitt, in mostra fino al 25 febbraio 2025 nel cuneese
Fotografia, Robert Doisneau e Elliott Erwitt protagonisti di due mostre
Due dei più grandi maestri della fotografia del ‘900, Doisneau e Erwitt, in mostra fino al 25 febbraio 2025 nel cuneese
Fotografia, Robert Doisneau e Elliott Erwitt protagonisti di due mostre
Due dei più grandi maestri della fotografia del ‘900, Doisneau e Erwitt, in mostra fino al 25 febbraio 2025 nel cuneese
Due dei più grandi maestri della fotografia del ‘900, Doisneau e Erwitt, in mostra fino al 25 febbraio 2025 nel cuneese
L’effervescente provincia cuneese punta sulla fotografia d’autore, offrendo a spettatori e turisti l’opportunità di conoscere da vicino due dei più grandi fotografi del Novecento: Robert Doisneau e Elliott Erwitt. Due mostre distinte ma realizzate e promosse da Fondazione Artea e in programma fino al 23 febbraio 2025.
Alla Castiglia di Saluzzo (Cn), “Elliott Erwitt. L’ideale fuggevole” rappresenta la prima esposizione postuma originale in omaggio al grande fotografo scomparso proprio un anno fa, il 29 novembre 2023 a 95 anni. Per tale ragione, la mostra si carica di un particolare valore retrospettivo e storico, riunendo per la prima volta i suoi più celebri capolavori in bianco e nero insieme a una serie di meno note, ma altrettanto mirabili, fotografie a colori.
Una selezione di circa cento immagini, suddivise in sette sezioni, che ripercorrono l’intera carriera dell’autore franco-americano e da cui emerge un intenso spaccato della storia e del costume del XX secolo, documentato da Erwitt con la sua tipica ironia, pervasa da una vena surreale e romantica. Curatrice della mostra Bilba Giacchetti, già collaboratrice oltre che amica di Erwitt, che ha raccolto nei mesi successivi alla sua morte alcuni dei suoi lavori più celebri e profondi per offrire al pubblico una “summa” dell’arte del maestro, in cui alle icone, amatissime (come i celebri ritratti di Marilyn Monroe, Che Guevara, Jack Kerouac, Marlene Dietrich), si affiancano opere che raramente sono state esposte, restituendo la complessità della sua intera produzione artistica.
“Elliott Erwitt è stato il mio maestro, un punto di riferimento nella mia vita personale professionale per oltre 25 anni. Le immagini esposte sono quelle che lui amava di più.
Un omaggio alla sua filosofia di vita e al suo modo di intendere la fotografia”, ha dichiarato Giacchetti.
Al Filatoio di Caraglio invece “Robert Doisneau. Trame di vita” si propone come uno straordinario viaggio per immagini nella Parigi del ‘900 e nelle fabbriche francesi del XX secolo attraverso gli occhi del grande maestro francese. Con una selezione di un centinaio di fotografie in otto sezioni cronologiche, i curatori Gabriel e Chantal Bauret, con il supporto di Francine Derouidille e Annette Doisneau, mostreranno agli spettatori un lato inedito e poco indagato di Doisneau come i lavori svolti su incarico di importanti realtà industriali, come la Renault, per documentare l’evoluzione del mondo produttivo della seconda metà del XX secolo. La prima parte dell’esposizione di Caraglio è interamente dedicata al reportage realizzato nel 1945 nella manifattura tessile di Aubusson, nella Francia centrale, su commissione della rivista Le Poin e per la prima volta documentata in una mostra.
di Federico Arduini
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Tag: cultura, fotografia
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