Il museo-gioco sul design: parla il presidente ADI Galimberti
All’ADI Design Museum di Milano è stata inaugurata “Clocked. Questa non è un’escape room” per incentivare la speranza dei giovani verso il futuro
Il museo-gioco sul design: parla il presidente ADI Galimberti
All’ADI Design Museum di Milano è stata inaugurata “Clocked. Questa non è un’escape room” per incentivare la speranza dei giovani verso il futuro
Il museo-gioco sul design: parla il presidente ADI Galimberti
All’ADI Design Museum di Milano è stata inaugurata “Clocked. Questa non è un’escape room” per incentivare la speranza dei giovani verso il futuro
All’ADI Design Museum di Milano è stata inaugurata “Clocked. Questa non è un’escape room” per incentivare la speranza dei giovani verso il futuro
Un nuovo modo di ammirare e conoscere il mondo del design ma soprattutto di avvicinarsi al pubblico, attraverso un esperimento ludico che ci spiega il presidente dell’ADI, Luciano Galimberti.
“Un museo non ha un solo pubblico ma più pubblici e il dovere del museo contemporaneo è capirli. Una delle forme più interessanti è il gioco che è parte integrante dell’esperienza e che ci permette di togliere un po’ di polvere ai musei, proponendoci in modo non convenzionale ai giovani”, spiega Galimberti.
Il percorso ludico-investigativo, dal 4 al 29 ottobre, si rivolge ad un pubblico eterogeneo, di qualsiasi età e, soprattutto, qualsiasi sia il livello di partenza di conoscenza del design (vi assicuriamo, ne uscirete da esperti!). L’idea di un’escape room è di Marta Palvarini, curatrice della mostra, proprio perché si tratta di un metodo “non lineare, una sorta di scatola con tanti strumenti all’interno con possibilità potenzialmente infinite”, ci racconta. Il gioco non si esaurisce all’ADI ma, attraverso la partecipazione del Circuito Lombardo Musei Design, i visitatori potranno completare altre tre nuove fasi entro il 17 dicembre presso gli altri 14 musei e archivi-musei del Circuito. Si scardina in questo modo una visione passiva dell’esperienza museale, sulla scia del pensiero di Luciano Galimberti che, da professore del Politecnico di Milano, ha molto a cuore il futuro dei giovani che è poi anche il mondo del design del domani.“I giovani sono di per sé il futuro ma, lavorando anche all’Università Politecnico del Milano, emerge una preoccupazione enorme verso lo stesso, una difficoltà dei giovani anche solo ad immaginarlo. L’idea è di educarli a scardinare il processo lineare di costruzione di qualsiasi progetto attraverso nuovi metodi, immaginando tante matasse da sciogliere per arrivare alla risoluzione di un grande problema” e, continua il presidente dell’ADI, “il design è una disciplina che ha responsabilità di progetto e costruzione del futuro ma è un discorso che vale per tutte le nuove generazioni che devono essere rassicurate: alla fine ce la faranno”.
Per tutti i dettagli consultate il sito dell’ADI Design MuseumLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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