Il vinile fra passione e moda
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                Negli ultimi anni si parla di rinascita del vinile, un fenomeno dilagante anche in Italia. Ma sorge il dubbio che si tratti di una moda
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Il vinile fra passione e moda
Negli ultimi anni si parla di rinascita del vinile, un fenomeno dilagante anche in Italia. Ma sorge il dubbio che si tratti di una moda
        
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Il vinile fra passione e moda
Negli ultimi anni si parla di rinascita del vinile, un fenomeno dilagante anche in Italia. Ma sorge il dubbio che si tratti di una moda
        
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AUTORE: Federico Arduini
Quante volte vi sarà capitato di leggere della rinascita del vinile. Risorto prepotentemente dalle proprie ceneri, è arrivato addirittura a superare nel 2022 le vendite dei CD negli Stati Uniti con 41 milioni di copie vendute contro 33: non accadeva dal 1987. Chi lo dava per morto, insomma, si sbagliava di grosso.
Un fenomeno che si ripete uguale anche in Italia, dove il vinile continua a crescere esponenzialmente nelle vendite di anno in anno. Tuttavia, il dubbio che questa resurrezione sia trainata più da una moda che da una ritrovata importanza di un ascolto dedicato, potrebbe essere più che fondato. Un esempio: “Midnights” di Taylor Swift, uscito in quattro diversi colori  – utilissimi – con l’invito ai fan a collezionarli tutti. Parte la corsa, il disco batte ogni record di vendita degli ultimi decenni. E poco importa quante siano le copie effettivamente ascoltate, o come. Si provi ad acquistare un amplificatore Hi-fi, fondamentale per poter ascoltare davvero quanto acquistato, e si scoprirà che è come cercare il Sacro Graal: mille volte meglio lo streaming delle valigie-giradischi.
In Italia i negozi di dischi cadono come mosche, schiacciati dalla concorrenza dei colossi dell’online, e con loro sparisce la possibilità di ascoltare l’album e farsi consigliare prima dell’acquisto. Nessuna ritrovata poesia, quindi. È come se il vinile e il suo rito, strappati alla morte similmente alla Creatura di Shelley, si ritrovassero a guardarsi allo specchio senza riconoscersi, vedendovi riflesso solo un altro volto del consumismo. O della moda di turno.
di Federico Arduini
 
 
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