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Tramonti

La fisica dei tramonti, quali sono i fattori che determinano le sfumature rosa o rossastre? – IL VIDEO

Ci sono tramonti rosa, rossi, rossicci, arancio e via andare, ma da che cosa dipende il loro colore? Ecco la spiegazione

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La fisica dei tramonti, quali sono i fattori che determinano le sfumature rosa o rossastre? – IL VIDEO

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Ci sono tramonti rosa, rossi, rossicci, arancio e via andare, ma da che cosa dipende il loro colore? Ecco la spiegazione

Misteriosa e ipnotica con quell’ultimo spiraglio di luce racchiuso in una manciata di minuti, la magia del crepuscolo ammanta il nostro animo di nostalgia, speranza e inquietudine. Intenso e sfuggevole, ogni tramonto è un momento per celebrare la vita o fermarsi a riflettere e meditare sulla propria giornata o ancora su un ricordo lontano. Come si può ammirare un tramonto senza rimestare pensieri, sentimenti o sogni reconditi nella nostra mente? Che lo si contempli in solitudine o in compagnia, sembra davvero innaturale non provare alcuna emozione nel vedere il cielo annunciare l’arrivo della sera tingendosi di queste meravigliose sfumature, una tavolozza di colori vivaci e minacciosi al tempo stesso che per secoli hanno ispirato la narrazione dell’umanità stessa.

Ci sono tramonti rosa, rossi, rossicci, arancio e via andare, ma da che cosa dipende il colore dei tramonti? Il motivo per cui vediamo il cielo in fiamme ha a che vedere con la fisica della luce. La luce può essere descritta come un’onda elettromagnetica che viaggia nello spazio e trasporta energia. Queste onde le percepiamo come i colori dell’arcobaleno che generano sfumature differenti a seconda della loro lunghezza. Il viola e il blu hanno le lunghezze d’onda più corte, mentre il rosso e l’arancione hanno quelle più lunghe. Quando la luce penetra nell’atmosfera, per esempio, viene dispersa dalle molecole presenti – come azoto e ossigeno – e siccome le lunghezze d’onda del blu sono le più corte, ne risulta un cielo blu. Durante un tramonto, però, la dispersione della luce funziona in modo diverso.

La luce del sole, a causa della rotazione terrestre, deve attraversare uno strato maggiore di atmosfera rispetto a quando è alto nel cielo e per questo motivo le lunghezze d’onda rosse e arancioni prevalgono. Infatti, chiunque si ritrovi ad osservare il tramonto dalla stessa latitudine vedrà esattamente gli stessi raggi di luce, che però appariranno di sfumature differenti a seconda della dispersione atmosferica. È convinzione comune, per esempio, che i tramonti estremamente intensi e luminosi siano il risultato dell’ingerenza di polveri sottili e inquinamento. Se così fosse, nelle principali città italiane con alti livelli di inquinamento come Milano, Roma, Torino etc. si potrebbero ammirare di continuo tramonti mozzafiato. Detto ciò, l’inquinamento può influenzare marginalmente la vivacità dei colori nel cielo, ma la maggior parte della dispersione avviene a livelli più alti dell’atmosfera.

Il sole si tinge di rosso quando l’atmosfera contiene più particelle e quindi umidità, smog o fumi possono accentuare questo effetto. Il colore rosa invece è dato dalle nuvole alte e sottili possono riflettere e diffondere la luce solare in modo che le tonalità rosa e violacee emergano. Tra i principali fattori che possono influenzare la luminosità e l’intensità dei tramonti vi è la temperatura ed è per questo motivo che i tramonti invernali tendenzialmente sono più impattanti. L’aria fredda, infatti, ha meno vapore acqueo e tende a essere più stabile e meno umida garantendo una visibilità migliore e colori più vividi. Le temperature più basse, inoltre, possono portare a fenomeni come la formazione di nuvole sottili o strati di nebbia che riflettono la luce creando sfumature brillanti che, come pennellate, si propagano per chilometri nel cielo. Alcune nuvole possono però essere così basse e fitte da impedire ai raggi di propagarsi, mentre i cirri, sottili e piumati, sono abbastanza in alto da riflettere gli ultimi raggi rosso-arancio del sole verso terra.

di Angelo Annese

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