“Emma”, l’esordio letterario di Jean Reno
Inizia così “Emma” (Longanesi), libro d’esordio di Jean Reno. Tra gli appassionati di cinema, chi non conosce il sodalizio tra Reno e Luc Besson?

“Emma”, l’esordio letterario di Jean Reno
Inizia così “Emma” (Longanesi), libro d’esordio di Jean Reno. Tra gli appassionati di cinema, chi non conosce il sodalizio tra Reno e Luc Besson?
“Emma”, l’esordio letterario di Jean Reno
Inizia così “Emma” (Longanesi), libro d’esordio di Jean Reno. Tra gli appassionati di cinema, chi non conosce il sodalizio tra Reno e Luc Besson?
Emma era in macchina con la mamma, guidava lei. Ha fatto un incidente. La madre è morta. Sono passati nove anni e ancora non si è liberata dal senso di colpa in cui l’ha fatta sprofondare la sua morte. Non ha neppure trent’anni, è single, non vuole relazioni, all’amica Pénélope dice «Non ho trovato l’uomo per me» ma non ci prova neppure ad avere una storia. Pensa: come faccio ad amare qualcuno senza dirmi che un giorno finirò per ammazzarlo? Inizia così “Emma” (Longanesi), libro d’esordio di Jean Reno, attore di fama internazionale. Tra gli appassionati di cinema, chi non conosce il sodalizio tra Reno e Luc Besson? È proprio con il regista parigino che la sua carriera ha spiccato il volo: memorabili le interpretazioni in “Le Grand Bleu”, “Nikita” e “Léon”. In quest’ultimo faceva coppia con l’allora giovanissima Natalie Portman, la loro unione ha toccato i cuori di tutto il mondo. In quel capolavoro Reno è stato il sicario più amorevole del cinema. Questa volta, invece, si mette alla prova con la scrittura di un thriller che ha come protagonista una donna temeraria.
Emma vive con un gatto, di mestiere fa la massaggiatrice, con i suoi palmi robusti e le dita affusolate è capace di fare magie. È la dipendente più preziosa del noto centro di talassoterapia di Portivy (Bretagna) dove un giorno arriva Sua Eccellenza Tariq Khan, sultano dell’Oman. Cosa succede tra i due? Perché le mani di Emma sono in fiamme sul corpo dell’uomo? «Non mi era mai successo» confessa in una conversazione con l’amica. Lo definisce tanto bello che sembra «un sogno erotico per adolescenti». Passa l’estate e Khan torna a farsi vivo: il capo del centro massaggi comunica a Emma che il loro centro sarà associato a quello talassoterapico del sultano. Ma a una condizione: la ragazza deve partire: il sultano la vuole in loco per insegnare le sue tecniche al personale. Il compenso è molto generoso, tanto da sembrare uno scherzo. Si tratta dell’occasione della vita? Si può paragonare una tranquilla vita in un paesino della Bretagna con un’avventura eccitante e l’idea di un nuovo elettrizzante inizio? Non c’è paragone, Emma Morvan parte. La giovane donna si troverà presto protagonista di una vicenda pirotecnica che verte nel mondo dello spionaggio, tra la Francia e il Medio Oriente.
Questa è una storia che parla di occasioni, di coraggio, mette sulla pagina il magnetismo che si genera tra le persone (per chi lo sa cogliere), racconta dell’abilità di coltivare un dono capace di non farci sentire persi neppure di fronte alla perdita di un genitore. Emma diventa un modello, «un personaggio che spero sia d’ispirazione» scrive l’attore. La scrittura di Jean Reno è scorrevole, ha uno stile semplice, concepito con un linguaggio accessibile e fresco. Non si tratta di una voce peculiare fatta di un corredo stilistico articolato, l’immediatezza è il suo forte e il libro cattura con grande destrezza. Il talento dell’attore si fa sentire nella sua capacità di accorciare ogni distanza con un personaggio di cui ci si invaghisce e la storia decolla con un ritmo incalzante che cresce e si fa più energico e stimolante capitolo dopo capitolo. Questo grande interprete non ha l’ambizione di fare della letteratura, ma ci troviamo senza dubbio di fronte a un caso di bella narrativa. E chissà, magari “Emma” diventerà un film. Vogliamo scommettere?
di Hilary Tiscione
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