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GenZ libri e vinili

La Gen Z fra iperconnessione e recupero della lentezza

Aumentano le vendite di vinili, cd (+14,4%) e gli acquisti nelle librerie fisiche (54,7%). La Gen Z riaccende l’interesse italiano per la lettura e la musica in formati fisici

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La Gen Z fra iperconnessione e recupero della lentezza

Aumentano le vendite di vinili, cd (+14,4%) e gli acquisti nelle librerie fisiche (54,7%). La Gen Z riaccende l’interesse italiano per la lettura e la musica in formati fisici

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La Gen Z fra iperconnessione e recupero della lentezza

Aumentano le vendite di vinili, cd (+14,4%) e gli acquisti nelle librerie fisiche (54,7%). La Gen Z riaccende l’interesse italiano per la lettura e la musica in formati fisici

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Aumentano le vendite di vinili, cd (+14,4%) e gli acquisti nelle librerie fisiche (54,7%). La Gen Z riaccende l’interesse italiano per la lettura e la musica in formati fisici

Riviste e libri stampati, vinili, persino compact disc e musicassette. In Italia si è riacceso l’interesse per la lettura e per l’ascolto della musica attraverso formati fisici. Ad affezionarsi nuovamente ai cosiddetti supporti tradizionali sono soprattutto i più giovani. La cosiddetta Gen Z, quella che si immagina ‘nativa digitale’ e che più di ogni altra è cresciuta immersa nelle possibilità (e nei limiti) della cultura dello streaming e dei download. Nel 2023, in base a dati della Fimi, il segmento fisico delle vendite di musica (dai vinili ai cd) è aumentato del 14,4% rispetto all’anno precedente, arrivando a una quota di mercato pari al 14%. Lo streaming è ancora padrone assoluto in termini di ascolti e vendite, ma la passione per il vinile sembra continuare a crescere. Una tendenza che si osserva anche nel settore delle vendite dei libri: lo scorso anno – secondo un report dell’Associazione Italiana Editori – tra e-book, audiolibri e stampati i lettori italiani non hanno avuto dubbi: i formati digitali rappresentano infatti soltanto il 6% del mercato totale. Un dato che si accompagna alla leggera crescita degli acquisti nelle librerie fisiche, passate dal 53,5% al 54,7%, a discapito di quelle online, ferme al 41%.

«Oggi a fare la differenza nella ricerca e nell’acquisto di un libro o di un vinile ricercato sono soprattutto i più giovani, mentre prima non era così» conferma Laura Brasa, libraia e proprietaria del negozio “L’Albero dei Libri” a Bologna. «Arrivano in libreria estremamente preparati, sanno quello che cercano e, una volta trovato, ne apprezzano il valore». È una questione di scelte: «La Gen Z è nata nel pieno della rivoluzione digitale ma ha la possibilità di scegliere. E tra online e ‘fisico’, punta sull’esperienza concreta». Un fenomeno che racconta anche di una lenta ma inesorabile fuga dalla saturazione digitale, nella quale il tangibile – come libri e vinili – viene rivalutato e percepito come simbolo di unicità e autentico lusso.

«Da un lato, se guardiamo ai dati, i più giovani hanno tassi di utilizzo dei social media elevatissimi. Ma allo stesso tempo il ritorno all’esperienza dell’oggetto fisico, per leggere o ascoltare musica, segnala un bisogno connaturato alla nostra stessa umanità» osserva Maria Marino, psicologa e psicoterapeuta. Un’esigenza parallela a quella di essere continuamente connessi e informati e che, in particolare dopo la pandemia, si è manifestata con la voglia di vivere nuovamente l’interezza di un’esperienza appagante, come leggere e ascoltare musica. A cambiare è anche la stessa percezione del tempo: dal ritmo frenetico e caotico dello scroll sullo schermo di uno smartphone o di un tablet, alla lentezza dell’ascolto di un vinile o della lettura di un volume cartaceo: «Alcuni utilizzi dei dispositivi digitali, come lo scorrimento rapido dei contenuti social, si prestano a modalità alienanti, favorendo un approccio consumistico, perché ‘scrollare’ è un atto caratterizzato da accelerazioni continue. Invece l’esperienza tattile, facendoci per esempio confrontare con il limite fisico di una pagina, ci consente più facilmente di mantenere il contatto con noi stessi e l’ambiente circostante, per un’esperienza più autentica».

Di Valentina Monarco

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