A 25 anni dall’omicidio di Gianni Versace
| Moda
Era il 15 luglio del 1997 quando Gianni Versace venne ucciso nella sua villa di Miami da Andrew Cunanan, giovane tossicodipendente, che spezzò la vita e i sogni di uno degli stilisti più iconici della moda italiana.
A 25 anni dall’omicidio di Gianni Versace
Era il 15 luglio del 1997 quando Gianni Versace venne ucciso nella sua villa di Miami da Andrew Cunanan, giovane tossicodipendente, che spezzò la vita e i sogni di uno degli stilisti più iconici della moda italiana.
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A 25 anni dall’omicidio di Gianni Versace
Era il 15 luglio del 1997 quando Gianni Versace venne ucciso nella sua villa di Miami da Andrew Cunanan, giovane tossicodipendente, che spezzò la vita e i sogni di uno degli stilisti più iconici della moda italiana.
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Due colpi di pistola, una alla nuca e una alla guancia, sulle scale della sua lussuosa villa di Miami: il 15 luglio 1997 veniva assassinato Gianni Versace. Sono passati già 25 lunghi anni dalla morte di uno degli stilisti più eclettici e glamour della moda italiana.
Quella mattina, fu immediatamente soccorso dal compagno Antonio D’Amico e da Lázaro Quintana, amico della coppia, venne trasportato d’urgenza al Jackson Memorial Hospital dove morì poche ore dopo. Le indagini della polizia si concentrarono sull’unico indizio presente ovvero l’arma del delitto, una pistola Taurus calibro 40 già utilizzata in altri quattro omicidi avvenuti nell’aprile dello stesso anno: un ex ufficiale di marina con un martello, un architetto a colpi di pistola, un agente immobiliare con un cacciavite a Chicago, il custode di un cimitero in New Jersey.
L’assassino era Andrew Cunanan, un giovane tossicodipendente dedito alla prostituzione omosessuale e nella lista dei dieci criminali più ricercati degli Stati Uniti, ritrovato morto 9 giorni dopo in una casa galleggiante a Miami. Si sparò con la stessa pistola con cui aveva ucciso lo stesso Versace.
Non fu mai trovato un legame tra i due e la pista mafiosa fu prontamente esclusa. Versace fu cremato e sepolto sul lago di Como. Ai funerali, nel Duomo di Milano, vi parteciparono anche gli amici più cari come la principessa Diana, Elton John, Naomi Campbell. Sting e Elton John cantarono insieme “The Lord is my Shepherd” durante la celebrazione, tra la commozione dei presenti.
Lady D. perse la vita poche settimane dopo il suo caro amico, il 31 agosto del 1997, come in un tragico scherzo del destino. “Succederà anche a me, vero?”, avrebbe detto alla sua guardia del corpo.
La morte, improvvisa e violenta, di Gianni non ha spento i sogni del brand Versace passato poi nelle mani dei fratelli Santo e Donatella. Dal 2019 la Gianni Versace S.r.l. è entrata a far parte del gruppo Capri Holdings Limited assieme a Michael Kors e Jimmy Choo, mantenendo Donatella Versace come responsabile del design creativo.
Il simbolo della Medusa, che nella mitologia greca aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse, resta ancora lì come Gianni Versace, mai dimenticato, avrebbe voluto.
di Raffaela Mercurio
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Tag: cronaca, moda italiana
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