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Nelle famiglie meno colf e più badanti

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Il settore è essenziale per l’equilibrio familiare e sociale di un intero Paese, coinvolgendo 1 milione e 229mila lavoratori (fra regolari e non) e generando un valore economico di circa 17 miliardi di euro, quasi l’1% del Pil nel 2024

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Nelle famiglie meno colf e più badanti

Il settore è essenziale per l’equilibrio familiare e sociale di un intero Paese, coinvolgendo 1 milione e 229mila lavoratori (fra regolari e non) e generando un valore economico di circa 17 miliardi di euro, quasi l’1% del Pil nel 2024

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Nelle famiglie meno colf e più badanti

Il settore è essenziale per l’equilibrio familiare e sociale di un intero Paese, coinvolgendo 1 milione e 229mila lavoratori (fra regolari e non) e generando un valore economico di circa 17 miliardi di euro, quasi l’1% del Pil nel 2024

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Se c’è un indicatore sociale abbastanza affidabile (al netto del sommerso, certo, che però riguarda anche tante altre categorie), quello è l’andamento del lavoro domestico. Per questo vale la pena di sfogliare l’ultimo Rapporto Family (Net) Work dal titolo “Il lavoro domestico: tendenze, valutazioni e prospettive”, a cura di Assindatcolf in collaborazione con la Fondazione studi consulenti del lavoro.

Il settore è essenziale per l’equilibrio familiare e sociale di un intero Paese, coinvolgendo 1 milione e 229mila lavoratori (fra regolari e non) e generando un valore economico di circa 17 miliardi di euro, quasi l’1% del Pil nel 2024.

I numeri dell’indagine descrivono un comparto che fatica: negli ultimi 5 anni si sono persi 47mila lavoratori, la metà dei quali soltanto lo scorso anno. Un dato confortante però c’è: dopo tre anni consecutivi in cui il rapporto tra attivazioni e cessazioni di contratti aveva avuto segno negativo, il saldo torna – seppur di poco – a essere positivo: 383.500 attivazioni (+814).

Aumentano le badanti, che oggi sono quasi i due terzi mentre 10 anni fa erano la metà. Crollano invece colf e altri collaboratori domestici (-20%). La durata media dei rapporti di lavoro è di poco più di due anni, ma chi aiuta una persona anziana o disabile resta in media 449 giorni mentre chi pulisce casa e sbriga le faccende domestiche rimane circa 3 anni e mezzo. Anche perché le retribuzioni e le tutele contrattuali restano le due maggiori criticità per la categoria.

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