Sciopero nazionale dei medici: a rischio 1,3 milioni di prestazioni sanitarie
Al via lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato da medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up
Sciopero nazionale dei medici: a rischio 1,3 milioni di prestazioni sanitarie
Al via lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato da medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up
Sciopero nazionale dei medici: a rischio 1,3 milioni di prestazioni sanitarie
Al via lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato da medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up
Al via lo sciopero nazionale di 24 ore proclamato da medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed, dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up
Sono 1,2 milioni le prestazioni a rischio a causa dello sciopero nazionale di 24 ore, iniziato a mezzanotte, proclamato dai medici e dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e dagli infermieri ed altre professioni sanitarie del Nursing Up, al quale hanno aderito anche numerose altre sigle. Non parteciperanno invece medici, infermieri e altri professionisti della sanità privata, né i medici di base.
Oggi alle ore 12 è prevista a Roma una manifestazione con i sindacati del settore e i leader delle associazioni che hanno indetto lo sciopero. Risorse insufficienti al finanziamento dei contratti di lavoro; mancata detassazione di una parte della retribuzione; mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario; esiguo ed intempestivo incremento dell’indennità di specificità infermieristica; assenza di risorse per l’immediata assunzione di personale; mancata introduzione di norme che impegnino i ministeri competenti alla immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera; mancata riforma delle cure ospedaliere e territoriali; mancata contrattualizzazione degli specializzandi di area medica e sanitaria, e mancata previsione di retribuzione anche per quelli di area non medica; mancato inserimento delle professioni assistenziali tra quelle a carattere usurante, con relativa ammissione ai benefici d legge; mancata introduzione di norme atte a sospendere l`attuazione dell`Accordo Stato Regioni sulla figura dell`assistente infermiere; mancata introduzione di norme per il superamento delle disposizioni vigenti, e per la concreta abolizione del vincolo di esclusività per gli infermieri ed i professionisti sanitari ex legge n 43/2006: questi i principali motivi dello sciopero.
A rischio, dunque, per la giornata di oggi gran parte dei servizi: dagli esami di laboratorio agli interventi chirurgici (circa 15mila quelli programmati che potrebbero saltare), visite specialistiche (100mila), i servizi assistenziali e gli esami radiografici (50mila).
Saranno invece garantite tutte le prestazioni d’urgenza, dal pronto soccorso alle terapie intensive, alle unità coronariche, al servizio ambulanze e financo il servizio trasporto infermi. Verrà inoltre assicurata anche l’assistenza ordinaria, ovvero le degenze e le attività farmaceutiche concernenti le prestazioni indispensabili.
Di Matilde Testa
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