Al cinema Superman, più umano che dio
La curiosità intorno al nuovo “Superman” di James Gunn era stata tanta fin dall’uscita delle prime immagini. Ora che lo abbiamo visto possiamo dire che merita ogni minuto passato davanti allo schermo
Al cinema Superman, più umano che dio
La curiosità intorno al nuovo “Superman” di James Gunn era stata tanta fin dall’uscita delle prime immagini. Ora che lo abbiamo visto possiamo dire che merita ogni minuto passato davanti allo schermo
Al cinema Superman, più umano che dio
La curiosità intorno al nuovo “Superman” di James Gunn era stata tanta fin dall’uscita delle prime immagini. Ora che lo abbiamo visto possiamo dire che merita ogni minuto passato davanti allo schermo
La curiosità intorno al nuovo “Superman” di James Gunn era stata tanta fin dall’uscita delle prime immagini. Ora che lo abbiamo visto possiamo dire che merita ogni minuto passato davanti allo schermo. Il film segna l’inizio del nuovo Dcu (Dc Cinematic Universe), senza raccontare l’ennesima storia sulle origini dell’Uomo d’Acciaio ma partendo ex abrupto dalla fine di un combattimento, il primo perso dal figlio di Krypto. Mentre ci immergiamo nella storia e nella vita di Clark Kent, lo vediamo alle prese con le conseguenze delle sue azioni, in costante equilibrio e contrasto tra le origini kryptoniane e la sua parte umana. Ed è proprio quest’ultima componente a esser l’architrave del racconto che ci consegna un Superman imperfetto, dannatamente umano nella sofferenza, nel dubbio, nell’amore e nell’affetto, ma che è anche un simbolo di speranza, come quello che porta sul petto.
Gunn costruisce un film ricco di riferimenti all’attualità, critico in modo diretto o sottile (tra riferimenti ai social e ai conflitti contemporanei), riuscendo per lunghi tratti a restituire la vera essenza del personaggio. Non mancano difetti: alcune sequenze sono affrettate e la colonna sonora non regge il confronto con l’iconico lavoro di Williams. Ma “Superman” resta un’esperienza spettacolare, dagli effetti visivi all’azione, fino ai momenti più leggeri con il buffo cane Krypto. Il cast funziona e spicca un monumentale Nicholas Hoult nei panni di Lex Luthor: finalmente un villain coi fiocchi.
di Ruggero Fontana
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