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Al via il tour degli Oasis, riuniti i “fratelli coltelli” Gallagher

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Il tam tam in Rete e sulle pagine social dedicate alla band britannica è concentrato su un solo punto: quale sarà la prima canzone del concerto. Al via il tour degli Oasis

Oasis

Al via il tour degli Oasis, riuniti i “fratelli coltelli” Gallagher

Il tam tam in Rete e sulle pagine social dedicate alla band britannica è concentrato su un solo punto: quale sarà la prima canzone del concerto. Al via il tour degli Oasis

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Al via il tour degli Oasis, riuniti i “fratelli coltelli” Gallagher

Il tam tam in Rete e sulle pagine social dedicate alla band britannica è concentrato su un solo punto: quale sarà la prima canzone del concerto. Al via il tour degli Oasis

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Il tam tam in Rete e sulle pagine social dedicate alla band britannica è concentrato su un solo punto: quale sarà la prima canzone del concerto. Forse “Acquiesce”, biglietto da visita con chitarra, distorsioni e pogo immediato. Forse “Layla”, magari “Live Forever”, uno dei loro capolavori. Il segnale che i fratelli Gallagher, gli Oasis, sono tornati davvero assieme. Almeno per qualche mese. Sono diventate un oggetto di culto persino le prove del suono al Principality Stadium di Cardiff (dove si terranno i primi due concerti del tour, stasera e domani), diffuse in Rete e prontamente rilanciate dai loro devoti fan. Insomma, ci siamo: gli Oasis tornano insieme su un palco, a 16 anni dall’ultima tappa della loro tempestosa esistenza artistica insieme, quando nel retropalco a Parigi l’ennesima rissa tra fratelli li portò allo scioglimento.

(Ri)ecco gli Oasis. Liam e Noel, Noel e Liam: i litigiosi fratelli Gallagher

Liam e Noel, Noel e Liam: i litigiosi fratelli Gallagher. A lungo nemici giurati, a lungo ognuno per sé, poi a sorpresa – ma neppure troppo, considerando il valore economico delle reunion, con 1,7 milioni di biglietti venduti nelle sole tappe britanniche – rieccoli l’uno accanto all’altro sul palco, a riscrivere il mito di un gruppo che negli anni Novanta si è intestato un pezzo di storia, ridisegnando il rock (e la cultura pop) del Regno Unito, tirando fuori in pochi anni un terzetto di album meravigliosi – “Definitely Maybe”, “What’s the Story Morning Glory”, “Be Here Now” – con una serie di perle che soltanto una mente superficiale può classificare alla voce “brit-pop” o ridurre a semplice “imitazione dei Beatles”.

L’attesa è altissima. Le aspettative pure

L’attesa è alta, altissima. Le aspettative pure. Ed è obiettivamente un rischio, perché il tempo passa e magari la magia è svanita. Tutto è organizzato in grande stile e il flusso di cassa appare assicurato. Sarà realizzato anche un docufilm, prodotto da Steven Knight, noto per essere stato il creatore di una serie cult come “Peaky Blinders”. Adidas ha creato per l’occasione una linea celebrativa, la Bbc prevede una copertura dell’evento di diverse ore. L’hype è garantito, le polemiche non sono mancate – soprattutto per il pricing dinamico degli stessi biglietti (la questione è arrivata alle Camere, nel Regno Unito) – e l’effetto nostalgia pure. In ogni caso sarà un evento.

Ne sarà felice la signora Peggy Gallagher, orgogliosa mamma irlandese dei due artisti, che pare si sia spesa parecchio per il riavvicinamento dei figli-coltelli, al pari dei figli del cantante e del chitarrista della band. Alla fine ci sono riusciti, ma in pochi credono che tutto filerà liscio. Gli stessi organizzatori del tour si sono premuniti con contratti a prova di bomba e l’assicurazione dalle parti: per i fratelli pochi spazi in comune, niente droghe, niente alcol, il tempo dei festini post concerto dovrebbe essere passato. Il business è il business e va oltre anche il mito delle storiche risse tra Liam e Noel. Vanno garantite queste 40 date mal contate (fra Europa, America, Australia e Asia), con i biglietti che sono costati un occhio della testa, acquistati superando diversi problemi tecnici e con i supporter che sono in arrivo da ogni angolo del globo.

La reunion degli Oasis e i fan

In vista delle tappe a Manchester (la casa di Liam e Noel) si dice che alcuni seguaci abbiano seppellito mesi fa alcuni quantitativi di droga a Heaton Park, dove si terranno i concerti. Fa tutto molto rock’n’roll, in effetti. E certamente – droga a parte – non ci dispiace.

di Nicola Sellitti

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