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I BBrothers raccontano “Annì”, tra l’amore per una figlia e quello per la Sardegna

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alberto Bazzoni dei BBrothers sul loro nuovo singolo “Annì”, realizzato con Nicola Nite dei Tazenda

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I BBrothers raccontano “Annì”, tra l’amore per una figlia e quello per la Sardegna

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alberto Bazzoni dei BBrothers sul loro nuovo singolo “Annì”, realizzato con Nicola Nite dei Tazenda

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I BBrothers raccontano “Annì”, tra l’amore per una figlia e quello per la Sardegna

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alberto Bazzoni dei BBrothers sul loro nuovo singolo “Annì”, realizzato con Nicola Nite dei Tazenda

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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alberto Bazzoni dei BBrothers sul loro nuovo singolo “Annì”, realizzato con Nicola Nite dei Tazenda

Nel mare magnum della musica liquida sembrerebbe cosa facile trovare qualcosa di nuovo e interessante da ascoltare. Invece, non è propriamente così. Ogni tanto ci divertiamo a scavare per voi in questo universo in continua espansione per trovare artisti di valore, che meritano un ascolto attento. Poi starà all’ascoltatore scegliere se seguire l’artista in questione o veleggiare verso altri lidi.

Alcuni progetti musicali sono impossibili da capire se non rapportati alla loro terra di provenienza, da cui traggono linfa e ispirazione, su cui mossero i primi passi. Se si parla di Sardegna, oltre ai Tazenda, viene naturale pensare ai BBrothers, duo originario di Porto Torres (Sassari) composto da Domenico e Alberto Bazzoni, nato nel 2005 e che ha raggiunto il grande pubblico per via della partecipazione all’ottava edizione di X Factor.

Da venerdì 12 luglio è disponibile in digitale e in radio “ANNÌ”, il loro nuovo singolo che anticipa un nuovo disco, con la partecipazione di Nicola Nite, frontman proprio della band rock etnica Tazenda. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alberto circa il nuovo brano e l’attuale fase della loro carriera.

Di cosa parla “Annì”?

Parla di un padre e della sua bambina. È naturale per un padre tenere la mano della figlia, accompagnandola nei primi passi della vita, proteggendola e guidandola. Ma arriva un momento in cui, per quanto difficile, è necessario lasciarla andare, permettendole di fare la propria strada. Questo percorso non avviene solo quando la bambina è piccola, ma anche quando diventa adulta. Questo tema mi tocca particolarmente pensando a mia nipote, la figlia di mio fratello Domenico, che vedo crescere ogni giorno. Questa riflessione mi ha ispirato a collaborare con Nicola (Nite dei Tazenda NDR), una voce straordinaria che ha già cantato su palcoscenici importanti come San Siro con i Modà. Per noi, poter lavorare con una voce del genere è un grande onore e ci offre una visibilità incredibile. Questa collaborazione è nata da un’idea di famiglia e amicizia, e siamo entusiasti di vedere dove ci porterà

Come avete messo in piedi e concretizzato questa collaborazione con Nite?

Avevamo già collaborato con Gigi Camedda, che è un grande musicista, tastierista e una delle voci storiche dei Tazenda che riconosci subito. La sua carriera spazia dagli anni ’80 fino ad oggi, ed è una di quelle voci inconfondibili. Abbiamo fatto una prima collaborazione con lui, poi abbiamo lavorato con Maria Giovanna Cherchi, un’artista sarda bravissima e molto famosa nella sua terra. È stato durante una rassegna musicale, qualche anno fa, che Nicola ci ha sentito esibirci. Appena siamo scesi dal palco, ci ha detto che il pezzo che avevamo suonato gli piaceva tantissimo e che voleva assolutamente collaborare con noi. Questo succedeva circa due anni fa. Da quel momento, abbiamo iniziato a lavorare insieme, scrivendo un paio di canzoni che gli abbiamo poi inviato. Nicola ha scelto proprio una di queste per cantarla insieme a noi. È stata davvero una bella avventura, e siamo molto contenti di come è andata

Pensi ci sai qualche differenza nei rapporti tra padre e figli di oggi rispetto a un tempo?

“Anche se non ho figli, ho notato quanto sia cambiato il rapporto tra genitori e figli, specialmente durante l’infanzia e l’adolescenza. Oggi, i genitori sono meno presenti rispetto a prima, probabilmente perché entrambi lavorano e i bambini ne risentono. È una mia opinione personale, ma penso che questo sia un aspetto che sta influenzando molto la crescita dei bambini. Tuttavia, le cose cambiano, il mondo va avanti, e probabilmente sarà sempre così

Com’è nato il videoclip della canzone?

Per il videoclip:https://www.youtube.com/watch?v=Fr1yDiZuSRw

L’idea del video è stata principalmente nostra: volevamo inquadrare una bambina al mare con delle barchette di carta, creando qualcosa di molto semplice e autentico. Anche il video stesso è molto semplice: siamo noi che cantiamo, anche se purtroppo Nicola non è potuto essere presente a causa dei suoi impegni, e non siamo mai riusciti a trovare una data che andasse bene per tutti. Abbiamo girato il video vicino ad Alghero e il regista è Daniele Paglia, un artista bravissimo che abbiamo conosciuto tramite i Tazenda, azienda con cui aveva già lavorato per altri videoclip che ci erano piaciuti molto. Per le riprese, abbiamo utilizzato un drone e una gran camera, e nonostante la semplicità del concept, il risultato è stato davvero un capolavoro

L’esperienza di X-Factor deve aver cambiato parecchie cose rispetto ai vostri inizi

Siamo nati come band nel 2005, iniziando con il piano bar e suonando nelle piazze. Abbiamo girato tutta la Sardegna, esibendoci in molti locali, e poi nel 2014 è arrivata la svolta con X-Factor, che ci ha dato un po’ più di visibilità. Anche se non siamo passati oltre il provino, quell’esperienza è stata una vera esplosione per noi, facendoci capire che volevamo fare musica nostra, autentica. Da lì è partito tutto, con l’uscita del nostro primo singolo Strade di fango, realizzato insieme a Pau, un rapper di Porto Torres, la nostra città. Abbiamo deciso di puntare sul pop italiano, ma con radici profonde nella nostra cultura sarda. Abbiamo sempre ascoltato artisti come Andrea Parodi, e il nostro obiettivo è stato quello di seguire le loro orme, ma in una chiave moderna. Siamo una band pop sarda, e sappiamo che non è facile entrare nel panorama musicale italiano, specialmente con la musica che c’è oggi. Però siamo convinti di voler rimanere fedeli a questa linea, unendo l’italiano e il sardo nella nostra musica, perché siamo profondamente legati alla nostra terra e ci piace esprimerci così

Una musica che ha un profondo legame con la vostra terra. Se dovessi indicarmi un motivo, perché qualcuno dovrebbe ascoltarla?

Non solo per i testi che hanno qualcosa da dire, ma anche per le sonorità che cerchiamo di creare. Siamo sempre alla ricerca di un sound moderno, ma restiamo profondamente legati a influenze come i Beatles, i Queen, ma anche le atmosfere dei Tazenda. Abbiamo mescolato tutte queste ispirazioni per creare qualcosa di davvero nostro. Ci piacciono molto i nostri brani, perché parlano prima di tutto di noi e delle nostre vite, ma mantengono sempre un legame con la Sardegna, sia nelle sonorità che nei testi.

Questo brano anticipa un nuovo disco, vuoi spoilerare qualcosa?

Il nuovo disco sarà una sorta di EP che raccoglierà tutte le collaborazioni che abbiamo fatto negli anni con vari artisti sardi, oltre a includere qualche inedito che cercheremo di far uscire prima di Natale, anche se non sarà facile. Qua in Sardegna non è mai semplice trovare una casa discografica, perché ce ne sono poche e i gruppi sono tanti e sempre impegnati. Però, stiamo lavorando sodo per riuscire a chiudere il progetto in tempo per Natale. Una volta che sarà uscito, ci farebbe piacere risentirci e parlarne più in dettaglio. Sì, di fatto, questo EP sarà un mix di ciò che abbiamo fatto negli ultimi anni e di qualche novità che speriamo possa sorprendere. Tutti i brani sono diversi l’uno dall’altro.

Suonerete in giro questa estate?

Sì, abbiamo in programma di suonare molto nei prossimi mesi, e faremo anche un tour europeo a breve. Visiteremo i circoli sardi in Germania, Francia e Spagna. Sarà un progetto molto interessante, in cui non ci saremo solo noi, ma anche artisti e artigiani che esporranno le loro opere, come sculture in legno e tele tradizionali sarde. È un progetto che la Regione Sardegna ha già approvato e sostenuto, e siamo davvero entusiasti di farne parte

di Federico Arduini

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