“Buon compleanno Elvis covered”, un ponte tra generi e generazioni
“Buon compleanno Elvis covered”, in uscita venerdì, porta la celebre tracklist di Ligabue in una nuova dimensione, riletta da artisti come De Gregori, Elisa, Emma, ma anche Shablo, Venerus e molti altri

“Buon compleanno Elvis covered”, un ponte tra generi e generazioni
“Buon compleanno Elvis covered”, in uscita venerdì, porta la celebre tracklist di Ligabue in una nuova dimensione, riletta da artisti come De Gregori, Elisa, Emma, ma anche Shablo, Venerus e molti altri
“Buon compleanno Elvis covered”, un ponte tra generi e generazioni
“Buon compleanno Elvis covered”, in uscita venerdì, porta la celebre tracklist di Ligabue in una nuova dimensione, riletta da artisti come De Gregori, Elisa, Emma, ma anche Shablo, Venerus e molti altri
Nel trentesimo anniversario di “Buon compleanno Elvis”, Warner Music Italy ha scelto di chiudere il cerchio con un omaggio che è un dialogo vivo tra generazioni e linguaggi diversi. “Buon compleanno Elvis covered”, in uscita venerdì, porta la celebre tracklist di Ligabue in una nuova dimensione, riletta da artisti come De Gregori, Elisa, Emma, ma anche Shablo, Venerus e molti altri. Non si sono limitati a ricantare quei brani: li hanno attraversati, cuciti addosso al proprio stile, li hanno riscritti con nuove sonorità e li hanno messi in dialogo con universi musicali che sulla carta sembravano lontanissimi. Ne è nato un mosaico che racconta non solo la forza originaria di quelle canzoni, ma anche la loro sorprendente capacità di adattarsi a voci e sensibilità di altre epoche.
Ascoltandolo in anteprima, la prima impressione è lo straniamento inevitabile di sentire quei testi uscire da una voce che non sia quella di Luciano. Poi però ci si lascia andare e il progetto convince, tra contaminazioni riuscite e meno, ed erge un ponte su cui possono salire vecchi e nuovi fan. Così ci si ritrova a ballare sul ritmo di “La forza della banda”, trasformata da Shablo con Mimì e Tormento in un viaggio di pura disco music anni ’70, o a volare sulle note di “Certe notti”, che nelle mani di De Gregori diventa un inedito intreccio tra balera, folk americano e poesia sospesa. E poi c’è “Seduto in riva a un fosso”, con Elisa capace di trasformarla in un brano di struggente delicatezza.
di Federico Arduini
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- Tag: musica
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