“Dallo Sciamano allo Showman” 2025: musica, cultura e satira nel cuore della Valle Camonica
Dal 3 agosto all’11 ottobre 2025 torna Dallo Sciamano allo Showman, il festival che da oltre vent’anni unisce musica d’autore, letteratura, satira e fumetto
“Dallo Sciamano allo Showman” 2025: musica, cultura e satira nel cuore della Valle Camonica
Dal 3 agosto all’11 ottobre 2025 torna Dallo Sciamano allo Showman, il festival che da oltre vent’anni unisce musica d’autore, letteratura, satira e fumetto
“Dallo Sciamano allo Showman” 2025: musica, cultura e satira nel cuore della Valle Camonica
Dal 3 agosto all’11 ottobre 2025 torna Dallo Sciamano allo Showman, il festival che da oltre vent’anni unisce musica d’autore, letteratura, satira e fumetto
Dal 3 agosto all’11 ottobre 2025 torna Dallo Sciamano allo Showman, il festival che da oltre vent’anni unisce musica d’autore, letteratura, satira e fumetto, portando eventi e spettacoli tra i borghi della Valle Camonica e oltre. Giunto alla sua 23ª edizione, il festival si conferma come uno degli appuntamenti culturali più originali del panorama italiano, con un programma ricco e articolato che culminerà con la 2ª edizione del Premio Nazionale Sergio Staino – Pitoon, il 10 e 11 ottobre a Breno.
Nato da un’idea di Nini Maria Giacomelli e Bibi Bertelli, con la direzione artistica, fino al 2006, di Sergio Bardotti, il festival affonda le sue radici nella spiritualità antica evocata dallo “sciamano” e si proietta nel presente con lo “showman”. Da questa unione nasce il termine “Shomano”, simbolo di un’identità culturale che fonde tradizione e contemporaneità.
«Il Festival è un laboratorio di incontri e linguaggi. Uno spazio dove si mescolano generazioni e visioni, tra radici antiche e tensione verso il futuro. La Valle dei Segni è il palcoscenico ideale per questa sfida», afferma la direttrice artistica Nini Maria Giacomelli.
Il programma: musica, parole e immagini
Il festival si apre il 3 agosto a Paspardo con il concerto di Fabrizio Emigli e prosegue con una serie di appuntamenti musicali a Montecampione (5, 10, 12 agosto), con Sara Bronzini, Andrea Mirò & Davide Van De Sfroos e Patrizia Laquidara.
Dal 13 al 17 agosto il festival fa tappa a Pisogne, in concomitanza con la Mostra Mercato, dove si esibiranno la cantautrice catalana Rusó Sala (14 agosto) e la giovane promessa Casadilego (16 agosto).
Il tour prosegue con Erica Mou il 29 agosto a Malonno, Amara in doppio appuntamento il 30 agosto a Breno, Paolo Capodacqua il 6 settembre a Capo di Ponte, e la mostra umoristica “Kamún e Pitot” di Giorgio Tura dal 7 al 17 settembre a Nadro di Ceto.
Il 19 settembre a Berzo Demo, gran finale della prima parte del festival con lo spettacolo poetico-musicale di Michele Gazich e Giovanna Famulari.
Il Premio Nazionale Sergio Staino – Pitoon
Il 10 e 11 ottobre a Breno, torna il Premio Nazionale Sergio Staino – Pitoon, che rende omaggio alla figura del celebre disegnatore e intellettuale. Due giornate di incontri, mostre, musica e riflessioni, con il coinvolgimento di fumettisti, cantautori, giornalisti e studiosi.
Tra gli eventi di rilievo:
- Masterclass per le scuole con la presentazione del fumetto Dago in Valle Camonica
- Proiezione del film d’animazione “Un perro llamado dolor” di Luis Eduardo Aute
- Cerimonia ufficiale di premiazione al Teatro delle Ali, con la presentazione del CD Monsieur le Président
- Concerto della Scraps Orchestra con ospiti speciali tra cui Joan Isaac
- Il convegno “Una matita nello stagno” con la partecipazione di Paolo Hendel, Luca Bottura, Simona Binni, Joshua Held, Beatrice Tassone e un videoricordo speciale di Roberto Vecchioni
- Mostre dedicate a Staino, a Bobo e al fumetto satirico
«Con il Premio vogliamo tenere viva l’eredità civile e artistica di Staino, unire fumetto, satira e musica in un dialogo creativo e attuale», dichiara Bibi Bertelli, co-ideatrice del festival.
Dallo Sciamano allo Showman: gran finale con Van De Sfroos
Il festival si chiuderà l’11 ottobre a Darfo Boario Terme con il concerto-evento di Davide Van De Sfroos, accompagnato dalla sua band al Centro Congressi-Secas. Unico evento a pagamento (30 euro, biglietti su TicketSms).
Il Premio Sergio Staino – Pitoon proseguirà il suo percorso a Roma, con la mostra “Bobo e la Valle dei Segni”, in programma dal 20 febbraio al 3 marzo 2026 alla Galleria La Pigna, accompagnata dallo spettacolo musicale “Un tango per Bobo”.
«Dallo Sciamano allo Showman non è solo un festival: è un progetto culturale che intreccia arte, territorio e impegno civile» sottolineano gli organizzatori.
Durante la conferenza stampa di presentazione alla stampa, Sergio Bonomelli, presidente del Tavolo UNESCO della Valle Camonica, ha raccontato: “Siamo arrivati alla 23ª edizione del festival: questo evento è un piccolo, grande miracolo. È nato per scommessa, oltre 25 anni fa, in una valle un po’ periferica, dove nessuno si aspettava potesse durare più di qualche anno. E invece eccoci ancora qui: vivo, vitale, e ogni anno più ricco, sia nella qualità che nella quantità dell’offerta artistica.
Il festival si richiama al patrimonio più nobile della canzone d’autore. Era partito con un’attenzione particolare alla canzone umoristica, ma è cresciuto fino a diventare qualcosa di molto più ampio. Oggi è un vero e proprio punto di riferimento per la canzone d’autore italiana, ed è riuscito a superare i confini geografici della valle, diventando un evento riconosciuto anche a livello nazionale.
C’è però un filo conduttore profondo che lega questo festival al suo territorio: le incisioni rupestri della Val Camonica. È il primo sito UNESCO italiano, riconosciuto nel 1979, e anche il primo sito archeologico europeo a ottenere questo riconoscimento. Si tratta di un patrimonio di straordinaria qualità, con oltre 300.000 incisioni distribuite su circa 2.000 rocce, in un’area che interessa tra i 30 e i 40 comuni della valle. Oggi queste incisioni sono visitabili in 8 parchi strutturati, dotati di cartellonistica e percorsi dedicati.
In queste incisioni c’è tutto: uomini, animali, scene simboliche… raccontano la vita dei nostri antenati, con immagini che risalgono ad almeno 10.000 anni fa. È una storia prima della storia, prima della scrittura. Un linguaggio fatto di immagini, prototipi di fumetti, che parlano della vita quotidiana, dei lavori, dei riti, dei combattimenti.
Ci siamo chiesti spesso cosa vogliano dire davvero queste immagini: forse un linguaggio magico-religioso, forse scene propiziatorie, o forse semplicemente la voglia dell’uomo di comunicare. Di raccontarsi. E da lì, da questa voglia, è partita la comunicazione dell’essere umano. Qui non ci sono solo le radici della nostra cultura, ma anche l’inizio del nostro bisogno di esprimerci.
È da questa consapevolezza che è nata l’idea di collegare il festival a questo patrimonio unico. Volevamo fosse un modo per restituire qualcosa alla valle e al suo tesoro più prezioso. Per questo abbiamo scelto una delle incisioni rupestri come simbolo del festival: “il sacerdote che corre”, figura iconica che racchiude la magia e la scientificitàdella Val Camonica. Un modo per raccontare al mondo chi siamo e da dove veniamo”
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- Tag: musica, spettacoli
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