Di Paolonicola, la fisarmonica e “No gender vol.2”
Danilo Di Paolonicola ci ha raccontato l’album “No gender vol.2” e l’importanza della musica tradizionale anche quando evolve in qualcosa di nuovo
Di Paolonicola, la fisarmonica e “No gender vol.2”
Danilo Di Paolonicola ci ha raccontato l’album “No gender vol.2” e l’importanza della musica tradizionale anche quando evolve in qualcosa di nuovo
Di Paolonicola, la fisarmonica e “No gender vol.2”
Danilo Di Paolonicola ci ha raccontato l’album “No gender vol.2” e l’importanza della musica tradizionale anche quando evolve in qualcosa di nuovo
AUTORE: Federico Arduini
La musica tradizionale in Italia ha una grande tradizione e sono molti i progetti che lavorano per far sì che non venga dimenticata o persa con il passare del tempo e della generazioni. Una delle chiavi di volta per riuscire in questa intento è senza dubbio l’evoluzione, l’importanza di non frenare il cambiamento ma anzi assecondarlo, evolvendo e ricercando nuovi linguaggi e contaminazioni. Nell’universo sonoro della fisarmonica, dell’organetto e simili, maestro indiscusso in quest’arte è l’abruzzese Danilo di Paolonicola, docente di conservatorio vincitore di 6 Campionati Del Mondo di fisarmonica diatonica (1987-88-89-90-91-95) e di numerosi concorsi nazionali ed internazionali.
Partendo dalla musica tradizionale e dalle sue diverse forme, di Paolonicola è andato via via ricercando lungo al sua carriera diversi stili musicali declinandoli per mezzo di strumenti quali la fisarmonica e l’organetto, arrivando a sintetizzare uno stile unico e un linguaggio tutto personale. Questa gamma di sonorità e mondi diversi sono ben presenti nell’ultimo lavoro in studio di Danilo – che come sideman e bandleader ha inciso oltre 60 dischi a fianco di numerosi artisti – “No gender vol.2” registrato con la band “Ethnic Projec”: “In questo disco elementi tradizionali sono mixati con la chitarra elettrica, basso elettrico e batteria in uno stile moderno. C’è la musica balcanica unita all’armonia più moderna della musica jazz insieme all’improvvisazione, ci sono diversi mondi”. L’album unisce al suo interno una vasta gamma di generi musicali, come jazz, country, pizzica, boleo e payduska, provenienti da altrettante regioni del mondo.
E a chi pensa che certe strumenti siano “vecchie”, Danilo risponde: “La fisarmonica è uno strumento moderno perché ha solo 150 anni di storia. Di fatto è uno strumento ancora da scoprire: ci sono tante tante possibilità che non sono state ancora sviluppate. Da pochi anni fa parte dei conservatori classici, ancora non esistono trascrizioni veramente importanti”.
Partendo dalla musica tradizionale e dalle sue diverse forme, di Paolonicola è andato via via ricercando lungo al sua carriera diversi stili musicali declinandoli per mezzo di strumenti quali la fisarmonica e l’organetto, arrivando a sintetizzare uno stile unico e un linguaggio tutto personale. Questa gamma di sonorità e mondi diversi sono ben presenti nell’ultimo lavoro in studio di Danilo – che come sideman e bandleader ha inciso oltre 60 dischi a fianco di numerosi artisti – “No gender vol.2” registrato con la band “Ethnic Projec”: “In questo disco elementi tradizionali sono mixati con la chitarra elettrica, basso elettrico e batteria in uno stile moderno. C’è la musica balcanica unita all’armonia più moderna della musica jazz insieme all’improvvisazione, ci sono diversi mondi”. L’album unisce al suo interno una vasta gamma di generi musicali, come jazz, country, pizzica, boleo e payduska, provenienti da altrettante regioni del mondo.
E a chi pensa che certe strumenti siano “vecchie”, Danilo risponde: “La fisarmonica è uno strumento moderno perché ha solo 150 anni di storia. Di fatto è uno strumento ancora da scoprire: ci sono tante tante possibilità che non sono state ancora sviluppate. Da pochi anni fa parte dei conservatori classici, ancora non esistono trascrizioni veramente importanti”.
Il Mediterraneo fa da sfondo ad un percorso iniziato nel 2004. Una ricerca di suoni nuovi che ha portato alla realizzazione di 8 composizioni che prendono spunto dai ritmi delle musiche e danze tradizionali, venendo ulteriormente arricchite da armonie e improvvisazioni in stile jazz. I titoli dei brani, inoltre, sono spesso ricavati dal nome dei passi delle ballate da cui provengono o di cui si è preso spunto nel ritmo o nelle sonorità.
Questa la tracklist di “No Gender vol.2”: “Pizzica delle fontanelle”, “Seven Steps”, “Boleo”, “Waltz for children”, “Waiting for”, “Apple Jacker”, “Payduska” e “The house of the sea”.
di Federico ArduiniLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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