“Elio”, viaggio spaziale tra le emozioni
È nelle sale italiane da oggi “Elio“, la nuova avventura animata firmata Disney e Pixar, diretta da Domee Shi, Madeline Sharafian e Adrian Molina

“Elio”, viaggio spaziale tra le emozioni
È nelle sale italiane da oggi “Elio“, la nuova avventura animata firmata Disney e Pixar, diretta da Domee Shi, Madeline Sharafian e Adrian Molina
“Elio”, viaggio spaziale tra le emozioni
È nelle sale italiane da oggi “Elio“, la nuova avventura animata firmata Disney e Pixar, diretta da Domee Shi, Madeline Sharafian e Adrian Molina
È nelle sale italiane da oggi Elio, la nuova avventura animata firmata Disney e Pixar, diretta da Domee Shi, Madeline Sharafian e Adrian Molina. Protagonista del film è Elio, un bambino dalla fervida immaginazione e con una vera ossessione per lo spazio e gli alieni. Quando viene inaspettatamente teletrasportato nel “Comuniverso” — una coloratissima organizzazione intergalattica — si ritrova coinvolto in un’epica missione: affrontare una crisi di proporzioni cosmiche e capire qual è il suo posto nell’universo. Ancora una volta, Pixar dimostra la sua straordinaria capacità di parlare a più livelli: mentre racconta una storia che conquisterà i più piccoli, riesce a toccare corde profonde anche negli adulti, parlando al nostro “bambino interiore”. “I nostri film resistono alla prova del tempo perché sono delle metafore cariche di speranza“, ha spiegato la produttrice Mary Alice Drumm durante la conferenza stampa tenutasi ieri a Roma.

Tra viaggi nello spazio e incontri con creature bizzarre, il film affronta temi delicati come il rapporto padre-figlio, la decostruzione della mascolinità tossica e il senso di solitudine che, a volte, può colpirci tutti, ricordandoci però che non siamo mai davvero soli. In un mondo sempre più segnato da conflitti, Elio lancia un messaggio forte di speranza e connessione.
Visivamente, il film è un piccolo gioiello: tra omaggi ai classici della fantascienza (“È una lettera d’amore a Steven Spielberg, John Carpenter, Ridley Scott e a film come ‘E.T’ e ‘Incontri ravvicinati del terzo tipo’, a quel cinema degli Anni 70 e 80 in cui lo Spazio era simbolo di speranza e curiosità”) e scenari mozzafiato, conferma l’incredibile maestria della Pixar nel creare mondi ricchi e coinvolgenti. Realizzato in cinque anni senza l’uso dell’AI, ma con la cura artigianale di un tempo: “È l’ultimo studio d’animazione in cui si lavora nello stesso edificio, a volte gomito a gomito. È la vicinanza fisica a rendere vivi i nostri film” ha raccontato Sharafian. Il film conquista anche grazie a una colonna sonora ben costruita e immersiva.
di Federico Arduini
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- Tag: Cinema, spettacoli
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