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Festival del saltarello

Festival del Saltarello, tra tradizione e futuro, il 12 agosto a Ronzano

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il direttore artistico del Festival del Saltarello Danilo Di Paolonicola

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Festival del Saltarello, tra tradizione e futuro, il 12 agosto a Ronzano

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il direttore artistico del Festival del Saltarello Danilo Di Paolonicola

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Festival del Saltarello, tra tradizione e futuro, il 12 agosto a Ronzano

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il direttore artistico del Festival del Saltarello Danilo Di Paolonicola

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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il direttore artistico del Festival del Saltarello Danilo Di Paolonicola

Il 12 agosto, nella località di Ronzano a Castel Castagna (Teramo), si terrà anche quest’anno per la decima edizione l’ormai tradizionale Festival del Saltarello, un evento dedicato alla riscoperta e valorizzazione del Saltarello, una delle danze più antiche e caratteristiche dell’Abruzzo. La serata sarà condotta da Marco Zingaretti, con la partecipazione straordinaria di Luisa Corna.

Sul palco del Festival del Saltarello saliranno ORIETTA BERTI, PETIT e TIROMANCINO, grandi nomi del panorama della musica italiana che, oltre a regalare al pubblico i loro più grandi successi, presteranno le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese accompagnati dall’Orchestra Popolare del Saltarello.

L’ideatore del progetto è Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale e direttore artistico del Festival del Saltarello, oltre a essere docente presso il conservatorio “Casella” dell’Aquila, con cui abbiamo fatto quattro chiacchiere

Danilo Di Paolonicola

Per la decima edizione del Festival del Saltarello avete messo in piedi una line up di alto livello, come avete scelto gli artisti?

Abbiamo cercato di coprire tutte le fasce di età, coinvolgendo artisti come Orietta Berti, Tiromancino e Petit.

L’idea è proprio quella di attrarre un pubblico giovane al concerto e far conoscere le tradizioni. Non ci concentriamo solo sul Saltarello, ma anche su un vasto repertorio di canzoni abruzzesi, che abbiamo rimodernato con un sound attuale. Ad esempio, abbiamo rivisitato alcuni brani in stile reggaeton, oltre a mantenere anche brani molto tradizionali.

Inoltre, Luisa Corna non solo condurrà l’evento, ma canterà anche alcuni brani. Per valorizzare ulteriormente l’evento, abbiamo organizzato una quadriglia con l’obiettivo di battere il record mondiale per la più grande quadriglia di sempre, attualmente detenuto da una comunità di italiani in Germania, stabilito circa dieci anni fa. Ci siamo candidati per superare questo record con 500 danzatori.

Ci può illustrare il programma della serata?

Dalle 18 in poi ci sarà una sfilata di tutti i gruppi folkloristici, seguita da stage didattici sulla danza, in particolare sulle diverse forme del Saltarello e sulla quadriglia. A seguire, inizierà il concerto dell’Orchestra Popolare del Saltarello, che accompagnerà tutti gli ospiti della serata. Al centro dell’evento, alle 22:30, si terrà la grande quadriglia di cui sopra, pensata anche per coinvolgere il pubblico e rendere l’evento ancora più spettacolare. Gli artisti invitati eseguiranno i loro brani più conosciuti, riarrangiati dall’orchestra con sonorità di strumenti popolari, e renderanno omaggio all’Abruzzo cantando un brano tipico della regione.

Un modo per dimostrare che la distanza che a volte si pensa esista tra diversi generi e mondi musicali è spesso più nella testa di chi lo pensa che nella realtà dei fatti

Con l’Orchestra abbiamo già collaborato con diversi artisti, e quest’anno siamo insieme a Max Gazzè per il progetto “Musicae Loci”, che ha permesso alla nostra Orchestra Popolare del Saltarello di farsi conoscere e apprezzare ancora di più. Questo tipo di collaborazioni è ormai un format ben consolidato.

E negli ultimi anni c’è stata una riscoperta della musica tradizionale anche nel mondo del pop

Sì, assolutamente, la musica tradizionale caratterizza l’Italia, e negli ultimi quattro-cinque anni c’è stato un notevole avanzamento in questo ambito, anche grazie a eventi come la “Notte della Taranta”. Inoltre, abbiamo organizzato un evento chiamato “La Notte dei Serpenti”, ideato da Enrico Barozzi, che sarà trasmesso in TV il 23 agosto su Rai 2. Questo concerto vedrà una grande orchestra accompagnare vari artisti, dimostrando che la televisione sta cominciando ad aprirsi a questo tipo di musica, che fino a qualche anno fa era quasi inesistente. Siamo sicuramente sulla buona strada per portare queste sonorità in radio e TV, e sarebbe eccezionale arrivare al palco di Sanremo. Anche se non so se è il momento giusto, stiamo lavorando per rendere queste sonorità parte della musica attuale. Negli ultimi dieci anni, le sonorità musicali più interessanti provengono dalla world music, che include la musica popolare globale. Noi stiamo sviluppando un discorso italiano, ma c’è anche la possibilità di attrarre un pubblico internazionale. Ad esempio, Gabry Ponte quest’anno ha pubblicato una hit chiamata “Tarantella”, segnalando che la direzione è quella giusta.

L’Orchestra Popolare del Saltarello nasce da un’operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione musicale abruzzese. L’obiettivo è dare al celebre “Saltarello” una veste moderna e innovativa che permetta al pubblico intergenerazionale di conoscere la musica tradizionale del territorio. L’ideatore del progetto è il direttore artistico del Festival del Saltarello, Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio “A. Casella” de L’Aquila.L’Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza

di Federico Arduini

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