Festival di Castrocaro 2025: questa sera la finale
Entra nel vivo l’edizione 2025 del Festival di Castrocaro con l’attesa finale, prevista per questa sera in Piazza d’armi di Castrocaro Terme e Terra del Sole

Festival di Castrocaro 2025: questa sera la finale
Entra nel vivo l’edizione 2025 del Festival di Castrocaro con l’attesa finale, prevista per questa sera in Piazza d’armi di Castrocaro Terme e Terra del Sole
Festival di Castrocaro 2025: questa sera la finale
Entra nel vivo l’edizione 2025 del Festival di Castrocaro con l’attesa finale, prevista per questa sera in Piazza d’armi di Castrocaro Terme e Terra del Sole
Entra nel vivo la 67ª edizione del Festival di Castrocaro – Voci Nuove Volti Nuovi, una delle manifestazioni più longeve e importanti nel panorama musicale italiano, da sempre dedicata alla scoperta di nuovi talenti. Anche per l’edizione 2025, alla guida del progetto c’è Carlo Avarello, direttore e patron del Festival per il terzo anno consecutivo, in rappresentanza dell’etichetta Isola degli Artisti.
Grande novità di quest’anno è il ritorno della messa in onda su Rai, che segna un importante passo nella valorizzazione mediatica dell’evento, proseguendo un percorso di rinnovamento iniziato con successo nelle precedenti due edizioni.
I 10 finalisti e il gran finale questa sera
La finale si terrà questa sera, 29 giugno, nella cornice della Piazza d’Armi di Castrocaro Terme e Terra del Sole (Forlì-Cesena). Sul palco si sfideranno dieci giovani artisti selezionati tra centinaia di candidature arrivate da tutta Italia (e non solo), dopo un articolato percorso tra audizioni, masterclass e selezioni finali, tenutesi a Castrocaro Terme (9-11 e 16-17 maggio) e presso la sede di Isola degli Artisti vicino a Roma (23 maggio).
Ecco i finalisti in gara:
- Melissa Agliottone, 14 anni – Sant’Elpidio a Mare (Fermo)
- Edoardo Brogi, 28 anni – Montespertoli (Firenze)
- El Simo (Simone Di Cesare), 15 anni – Crispiano (Taranto)
- Federica Fontana, 20 anni – Niscemi (Caltanissetta)
- Kashmere (Luigi Maglione), 24 anni – Torricella-Taverne (Svizzera, Canton Ticino)
- Alice Paternuosto, 22 anni – Cunardo (Varese)
- Cipria (Beatrice Cipriani), 20 anni – Roma
- Personal (Jacopo Nicolò), 24 anni – Sant’Arcangelo di Romagna (Rimini)
- Dannunzio (Nunzio Barravecchio), 20 anni – Catania
- Bush (Andrea Gallo), 23 anni – Roma
Durante la settimana che precede la finale, il canale Instagram ufficiale del Festival (@festivaldicastrocaro.official) pubblicherà una serie di reel dedicati ai finalisti, in cui saranno svelati in anteprima i loro brani inediti.
Una giuria d’eccellenza e ospiti prestigiosi
A valutare i concorrenti sarà una Giuria di Qualità d’eccezione composta da tre protagonisti della scena musicale italiana:
- Beppe Vessicchio, direttore d’orchestra, compositore e arrangiatore
- Serena Brancale, cantautrice e polistrumentista
- Clementino, storico rapper e performer
Non mancheranno gli ospiti sul palco: oltre alla stessa Brancale e a Clementino, si esibirà anche Settembre, vincitore di Sanremo 2025 nella categoria Nuove Proposte, e Alex Wyse. A condurre la serata, Daniele Cabras e Carolina Rey. Proprio Carolina, durante la conferenza di presentazione alla stampa, ha raccontato: “È davvero un onore essere qui, perché io sono nata nella musica. Mia madre è una cantante lirica, quindi vengo da questo mondo: dalla musica, prima ancora che dalla televisione o dal lavoro che poi ho fatto nella vita. Sono cresciuta respirando musica e oggi poter condurre e raccontare un festival così importante, istituzionale, che ha lanciato tanti artisti di successo – artisti che ancora oggi hanno carriere straordinarie – è davvero un privilegio. Tutti conoscono Castrocaro. E la cosa bella è che in questi anni si è cercato di fare un lavoro per renderlo ancora più attuale, più performante, più efficace, e davvero utile ai giovani talenti. Perché ce ne sono tanti, ma spesso non hanno gli strumenti giusti, una vetrina adeguata o lo spazio per farsi conoscere. È importante che esistano realtà come quella di Castrocaro: che siano al passo coi tempi, ma anche garanzia di qualità, come vere e proprie istituzioni. Quindi, sicuramente, questa sera si potrà fare un buon lavoro”.
Beppe Vessicchio ha raccontato la sua esperienza in giuria: “Sono consapevole che la musica è come un pianeta: possiamo vederne solo la faccia che ci mostra. L’altra parte possiamo solo immaginarla… oppure coinvolgere qualcuno che, trovandosi in un altro punto di vista, possa offrirci elementi che da soli non riusciremmo a cogliere. Ed è proprio quello che è accaduto. Durante le sessioni non c’è mai stata una prima impressione dominante. Anzi, a volte ci trovavamo di fronte a situazioni complesse da risolvere. Facevamo tardi, anche fino a notte fonda, perché eravamo davvero preoccupati di fare la scelta sbagliata. E questo non è affatto scontato: succede raramente. Spesso, nelle giurie, si parte con dei preconcetti su ciò che si vuole trovare, ed è un errore grave”.
di Federico Arduini
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- Tag: musica, Musica italiana
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