Folk e oriente si incontrano in “Play”, il nuovo album di Ed Sheeran
Ispirato per una parte dalle culture musicali indiana e persiana (e dai loro legami con la tradizione folk irlandese) e dall’altra dalla matrice occidentale, il disco alterna momenti di euforia a sospensione e attesa

Folk e oriente si incontrano in “Play”, il nuovo album di Ed Sheeran
Ispirato per una parte dalle culture musicali indiana e persiana (e dai loro legami con la tradizione folk irlandese) e dall’altra dalla matrice occidentale, il disco alterna momenti di euforia a sospensione e attesa
Folk e oriente si incontrano in “Play”, il nuovo album di Ed Sheeran
Ispirato per una parte dalle culture musicali indiana e persiana (e dai loro legami con la tradizione folk irlandese) e dall’altra dalla matrice occidentale, il disco alterna momenti di euforia a sospensione e attesa
Esce oggi in tutto il mondo il nuovo album di Ed Sheeran, “Play”, a 14 anni dal suo primo disco. Ottavo album in studio, è nato da un’esigenza diretta come raccontato dallo stesso Sheeran: «“Play” è stato realizzato come risposta diretta al periodo più buio della mia vita. Uscito da tutto ciò, volevo solo creare gioia e technicolor ed esplorare le culture dei Paesi in cui ero in tour». Non stupisce quindi che nelle 13 tracce che compongono il disco compaiano formanti di diverse tradizioni musicali, nel solco folk contaminato dalla modernità tipico di Sheeran, sorretto dall’immancabile sei corde.
Ispirato per una parte dalle culture musicali indiana e persiana (e dai loro legami con la tradizione folk irlandese) e dall’altra dalla matrice occidentale, il disco alterna momenti di euforia a sospensione e attesa, ballad a momenti di danza frenetica, ricordando una volta di più che ci sarà pure un motivo se Ed è riuscito a ritagliarsi una voce unica nel panorama contemporaneo. «È un vero e proprio turbinio di emozioni dall’inizio alla fine, racchiude tutto ciò che amo della musica e del divertimento che essa procura, ma anche dove mi trovo nella vita come essere umano, partner e padre» ha detto Sheeran del disco, che per come suona si sente esser stato prodotto nel tempo che serviva, fuori dalla corsa moderna che tutto schiaccia. Fra i brani spiccano l’ultra contaminata “Symmetry” (su cui è impossibile rimanere fermi), la pianistica “In Other Words” e “The Vow”.
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- Tag: musica, spettacolo
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