Franco Mussida racconta “Love Street”: «La musica può fare tanto»
Siamo Stati al CPM Music Institute per la presentazione della canzone “Love Street – Gente che la vita… non si butta via”, scritta da Franco Mussida e parte di un importante progetto per il sociale
Franco Mussida racconta “Love Street”: «La musica può fare tanto»
Siamo Stati al CPM Music Institute per la presentazione della canzone “Love Street – Gente che la vita… non si butta via”, scritta da Franco Mussida e parte di un importante progetto per il sociale
Franco Mussida racconta “Love Street”: «La musica può fare tanto»
Siamo Stati al CPM Music Institute per la presentazione della canzone “Love Street – Gente che la vita… non si butta via”, scritta da Franco Mussida e parte di un importante progetto per il sociale
«Metto gli occhiali, così cerco di essere conciso», esordisce Franco Mussida con il suo tono pacato ma vibrante. Prima di parlare del nuovo progetto “Love Street – Gente che la vita… non si butta via”, sente però il bisogno di fare ciò che gli sta più a cuore: ringraziare. «Devo fare mille ringraziamenti», dice, «alle decine di persone che si sono prestate gratuitamente a entrare in questa pazzia congenita che è un brano. Un brano che non vuole essere venduto, ma cantato, accolto, condiviso in questo tempo natalizio così fragile e così necessario».
La canzone, scritta da Mussida e realizzato con il CPM Music Institute per il Sociale, vede la partecipazione di una rete di realtà che custodiscono quotidianamente le vite più delicate: Fondazione Progetto Arca, Fondazione San Patrignano, Comunità Kayros, Associazione Amici della Nave, il Coro Millecolori di Scampia e Vero Volley. «Per me voi siete una luce», continua Mussida rivolgendosi agli operatori e ai ragazzi coinvolti. «Una luce in mezzo al disagio, alla paura, a quella sensazione di smarrimento che abita un mondo che sembra aver perso le sue radici. Radici che abbiamo nella natura, perché noi siamo natura. E questo legame, purtroppo, oggi si coltiva sempre meno».
Da martedì 2 dicembre, è online il videoclip ufficiale di della canzone con regia dello stesso Mussida, riprese di Greg Production, montaggio di Nicolò Clerici e il contributo di Marco Rampoldi e Rara Produzioni. Il brano sarà disponibile in digitale da domani 4 dicembre (distribuzione La Gloria) e in radio dal 5 dicembre.
Il progetto nasce per essere un messaggio corale: «La musica può fare davvero tanto», afferma Mussida. «Ci ricorda che abbiamo un’anima. Che esiste qualcosa di fondamentale che ci collega, che ci fa vivere insieme». Love Street porta nelle case un messaggio semplice e potente: alzare la testa, sentirsi parte di una sola umanità e provare a circumnavigare l’odio, senza negarne l’esistenza ma senza lasciarsene travolgere.
Il testo si ispira a una metafora insolita e poetica: l’equilibrio della Capoeira, danza-combattimento fatta di gesti che sfiorano senza mai colpire davvero, per scelta etica, per rispetto dell’altro. Così è l’Amore di cui canta Mussida: una forza di trasformazione che unisce tutti, oltre le differenze e oltre le confessioni religiose.
A dare corpo al brano non sono solo musicisti professionisti, ma soprattutto persone che vivono o affrontano ogni giorno situazioni di fragilità: operatori, volontari, comunità, ragazzi che conoscono la strada, la fatica, la caduta e la risalita. Con loro i talenti del CPM Music Institute: Pietro Bombardelli (voce solista), i Layers (voci a cappella) e il coro del Dipartimento di Canto. La parte strumentale vede Pietro Messina al basso, Giacomo Gulino al pianoforte e un gruppo percussivo coordinato da Roberto Gualdi, con Luca Zambelli alla batteria e i percussionisti Beatrice Secco, Francesco Tolu, Ilaria Costagli e Manolo Ducoli.
Le registrazioni audio sono a cura di Michele Schiatti, la pre-produzione è dello Studio CPM con Davide Lepido, mentre mix e assistenza alla produzione portano la firma di Lorenzo Cazzaniga (Studio Alari).
Alla fine Mussida riporta tutto alla sua visione più profonda: «Il mondo del suono è straordinario. Non abbiamo ancora compreso fino in fondo il suo vero ruolo nella vita sociale». “Love Street” nasce esattamente per questo: per ricordare, in un tempo che corre e si sgretola, che ogni vita è preziosa, che ogni persona è un frammento di luce e che la musica è ancora uno degli strumenti più forti per restituire dignità, presenza, ascolto.
«Questa scuola, il CPM, da quando è nata prova a percorrere questa strada», conclude. «Una strada fatta di persone, di comunità, di voci che si uniscono per dire: siamo qui».
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Renato Caruso, da Pitagora all’AI con “L’Algoritmo della Musica”: “L’anima matematica della musica”
Ligabue inaugura la nuova Arena Milano: il 6 maggio 2026 la “Prima Notte”
Stre racconta ‘Spaventapasseri’: “Dentro c’è la mia fragilità: volevo raccontare chi resta fermo ma sente tutto”