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Fre, Giovanni di Bernardo e la loro “Caronte”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il rapper Fre e il compositore cinematografico Giovanni di Bernardo sull’incontro dei loro due mondi nel brano “Caronte”

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Fre, Giovanni di Bernardo e la loro “Caronte”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il rapper Fre e il compositore cinematografico Giovanni di Bernardo sull’incontro dei loro due mondi nel brano “Caronte”

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Fre, Giovanni di Bernardo e la loro “Caronte”

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il rapper Fre e il compositore cinematografico Giovanni di Bernardo sull’incontro dei loro due mondi nel brano “Caronte”

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Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il rapper Fre e il compositore cinematografico Giovanni di Bernardo sull’incontro dei loro due mondi nel brano “Caronte”

Nel mare magnum della musica liquida sembrerebbe cosa facile trovare qualcosa di nuovo e interessante da ascoltare. Invece, non è propriamente così. Ogni tanto ci divertiamo a scavare per voi in questo universo in continua espansione per trovare artisti di valore, che meritano un ascolto attento. Poi starà all’ascoltatore scegliere se seguire l’artista in questione o veleggiare verso altri lidi.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Fre e Giovanni di Bernardo, in occasione dell’uscita della loro “Caronte”, una canzone che è anche un incontro tra due mondi diversi: il rap e la musica da film

Come vi siete conosciuti?

Giovanni di Bernardo

Ci siamo conosciuti tempo fa per una questione principalmente discografica, perché io lavoravo per un’etichetta discografica di Roma, ed è lì che ho conosciuto Fre. Da quel momento abbiamo iniziato a collaborare. A livello artistico, mi è sempre piaciuto molto il suo lavoro; siamo rimasti sempre in contatto e ci siamo sempre seguiti. Quindi, questa collaborazione è nata sei anni fa. (Giovanni)

E poi è arrivato il momento di “Caronte”, mi raccontate com’è nato il brano?

Mi divertivo a mandare a Fre dei brani, qualcosa da fargli ascoltare, per sapere se potevano interessargli. Quando gli ho mandato il giro di piano a cui stavo lavorando, lì è scoccata subito la scintilla. Questa sensazione è stata confermata ancora di più quando gli ho fatto sentire l’intera idea del brano, che si sviluppava senza una vera struttura, senza un ritornello, ma con un crescendo molto cinematografico.(Giovanni)

Un brano molto diverso da quel che si sente oggi…

Ci siamo subito resi conto chiaramente che non eravamo nei canoni di oggi, né per struttura del pezzo né per sound. Di orchestra se ne sente in giro, ma non come in “Caronte“, dove è utilizzata come in un film di Hollywood. Non a caso, l’intro dell’EP in cui è inserito il brano aiuta a comprendere ancora di più la sinergia con l’elemento orchestrale. (Fre)

Fre, nel testo racconti di uno sfogo personale,  una riflessione sul mondo e sulle pressioni che sei stato costretto a subire. Inizialmente ti schieri contro Caronte e le false anime che lo circondano, sostenendo di essere riuscito a cambiare il tuo destino senza aiuti o compromessi. Ma, nel finale, perdi ogni speranza e contatto con il mondo, diventando tu stesso ciò che combattevi e detestavi.
Com’è stato mettere per iscritto tutto questo, che in parte suppongo arrivi direttamente da un tuo vissuto?

Fre

È stato veramente facile e si è rivelato più semplice che creare un pezzo studiato apposta per girare in radio o cose simili. Questo è un viaggio con due tematiche principali. La prima è il denaro, quello che devi dare a Caronte per attraversare il fiume, simile al dover pagare per fare certe cose nella nostra società. Ma c’è anche un secondo aspetto, un contrasto finale: divento io l’autore del mio destino, perché non voglio che nessuno decida il mio finale. (Fre)

Penso che le canzoni che nascono così, da un incontro e da un confronto, da una penna senza sovrastrutture e sincera, siano quasi sempre le più autentiche

Di solito, quando fai una canzone, pensi “questa deve girare”, quindi scegli di non mettere alcune cose perché pensi che non funzionino o non vadano bene. Invece, qui abbiamo scritto tutto liberamente. Non c’è un ritornello perché, se lo avessimo inserito solo per rientrare in uno standard discografico, avremmo tradito tutto ciò che ha ispirato questo progetto. (Fre)

Novità per il futuro?

Vorrei continuare su questa wave. Vorrei coinvolgere nomi importanti in canzoni così cinematiche. Perché non può essere pop? Quindi sì, prendere artisti importanti della musica pop e coinvolgerli in brani su questa linea, proprio come stiamo già facendo con il mio progetto più urban. Dall’altra parte del continente, non è una novità così grande. Lo è qui, dove viviamo con schemi ben definiti. (Fre)

di Federico Arduini

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