“Io, noi e Gaber” al cinema il 6,7,e 8 novembre
In occasione dei vent’anni dalla sua scomparsa, Giorgio Gaber è pronto a rivivere al cinema nel docufilm “Io, noi e Gaber”
“Io, noi e Gaber” al cinema il 6,7,e 8 novembre
In occasione dei vent’anni dalla sua scomparsa, Giorgio Gaber è pronto a rivivere al cinema nel docufilm “Io, noi e Gaber”
“Io, noi e Gaber” al cinema il 6,7,e 8 novembre
In occasione dei vent’anni dalla sua scomparsa, Giorgio Gaber è pronto a rivivere al cinema nel docufilm “Io, noi e Gaber”
AUTORE: Federico Arduini
In occasione dei vent’anni dalla sua scomparsa, Giorgio Gaber è pronto a rivivere al cinema nel docufilm “Io, noi e Gaber”, scritto e diretto da Riccardo Milani, che sarà presentato domenica 22 ottobre in proiezione speciale alla diciottesima Festa del Cinema di Roma. Il docufilm, promosso dalla Fondazione Gaber, sarà disponibile nelle sale il 6, 7 e 8 novembre ed è stato prodotto da Atomic insieme a Rai Documentari e LUCE CINECITTÀ e sarà distribuito da Lucky Red.
“Giorgio è stato una persona importante della mia vita. Da piccolo mi ha divertito con l’allegria di Goganga, Il Riccardo o La Torpedo blu, e dal liceo in poi mi ha fatto alzare la testa e avere uno sguardo sul mondo segnando il mio percorso di formazione. Raccontarlo per me è stato soprattutto un modo per ringraziarlo per tutto quello che nei decenni mi ha dato e, soprattutto, ha dato a tutti noi” – ha dichiarato il regista Riccardo Milani – “è stata una voce importante per tutti noi anticipando tutto quello che in questi decenni si è avverato, prevedendo che l’ideologia del mercato avrebbe schiacciato oggi tutte le altre, segnando una disperata continuità tra lui e Pier Paolo Pasolini. Per questo, tra le rarissime certezze della vita, ce n’è sicuramente una: Gaber ci serve ancora e ci serve adesso”.
Io, noi e Gaber promette di restituire al pubblico tutta la personalità ancora oggi viva e attuale del Signor G, tra aspetti inediti e racconti sorprendenti.
“È stato un lavoro lungo e intenso, al quale la Fondazione ha partecipato rimanendo sempre vicina al regista e alla troupe. Abbiamo avuto il privilegio di assistere ad un vero e proprio lavoro cinematografico, il vero cinema applicato al racconto della storia artistica e della vita di Giorgio Gaber, che ci auguriamo possa restare a disposizione di tutti per sempre, proprio come i film classici. Un’opera realizzata con grande passione, rispetto e ammirazione per la figura di Gaber, come se fosse in qualche modo sempre presente, come se aleggiasse sul lavoro di tutta l’equipe” le parole di Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Gaber.
di Federico Arduini
“Giorgio è stato una persona importante della mia vita. Da piccolo mi ha divertito con l’allegria di Goganga, Il Riccardo o La Torpedo blu, e dal liceo in poi mi ha fatto alzare la testa e avere uno sguardo sul mondo segnando il mio percorso di formazione. Raccontarlo per me è stato soprattutto un modo per ringraziarlo per tutto quello che nei decenni mi ha dato e, soprattutto, ha dato a tutti noi” – ha dichiarato il regista Riccardo Milani – “è stata una voce importante per tutti noi anticipando tutto quello che in questi decenni si è avverato, prevedendo che l’ideologia del mercato avrebbe schiacciato oggi tutte le altre, segnando una disperata continuità tra lui e Pier Paolo Pasolini. Per questo, tra le rarissime certezze della vita, ce n’è sicuramente una: Gaber ci serve ancora e ci serve adesso”.
Io, noi e Gaber promette di restituire al pubblico tutta la personalità ancora oggi viva e attuale del Signor G, tra aspetti inediti e racconti sorprendenti.
“È stato un lavoro lungo e intenso, al quale la Fondazione ha partecipato rimanendo sempre vicina al regista e alla troupe. Abbiamo avuto il privilegio di assistere ad un vero e proprio lavoro cinematografico, il vero cinema applicato al racconto della storia artistica e della vita di Giorgio Gaber, che ci auguriamo possa restare a disposizione di tutti per sempre, proprio come i film classici. Un’opera realizzata con grande passione, rispetto e ammirazione per la figura di Gaber, come se fosse in qualche modo sempre presente, come se aleggiasse sul lavoro di tutta l’equipe” le parole di Paolo Dal Bon, Presidente della Fondazione Gaber.
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