Giù le mani da Sorrentino
Polemiche inutili. Paolo Sorrentino con il film “È stata la mano di Dio” ha avuto il coraggio di svelarsi al grande pubblico. Attualmente è l’unico autore italiano in grado di tracciare un solco anche al di fuori del Belpaese, altro che essere “la copia malriuscita di Fellini”.

Giù le mani da Sorrentino
Polemiche inutili. Paolo Sorrentino con il film “È stata la mano di Dio” ha avuto il coraggio di svelarsi al grande pubblico. Attualmente è l’unico autore italiano in grado di tracciare un solco anche al di fuori del Belpaese, altro che essere “la copia malriuscita di Fellini”.
Giù le mani da Sorrentino
Polemiche inutili. Paolo Sorrentino con il film “È stata la mano di Dio” ha avuto il coraggio di svelarsi al grande pubblico. Attualmente è l’unico autore italiano in grado di tracciare un solco anche al di fuori del Belpaese, altro che essere “la copia malriuscita di Fellini”.
AUTORE: Massimo Balsamo
Il film della svolta, del coraggio, dell’emozione. “È stata la mano di Dio” segna il ritorno del miglior Paolo Sorrentino. Questo, infatti, è il suo film più ricco, più profondo e più commovente, basato sulla storia vera della sua famiglia terminata in tragedia.
Sorrentino al suo zenit, dicevamo, ma anche un Sorrentino inedito. A differenza di quanto sentenziato in passato da tanti soloni, il regista napoletano ha dimostrato di poter aprire il suo cuore al pubblico e di poter abbandonare la comfort zone.
Ma quale copia malriuscita di Fellini! A cinquant’anni Sorrentino ha trovato il coraggio di svelarsi, di lavorare su un’opera personale che coniuga tutto l’amore e il dolore provati nell’adolescenza. La perdita, lo smarrimento e la solitudine sono temi che hanno sempre fatto parte del suo cinema, ma qui troviamo qualcosa in più: basti pensare all’inusuale verve comica e all’assenza di ‘trucchi’ cinematografici. Via anche il carrello, inimmaginabile fino a qualche tempo fa.
Con “È stata la mano di Dio” Sorrentino ha zittito tanti critici affetti da provincialismo e tafazzismo, confermandosi uno degli ultimi maestri di cinema in circolazione. Privo dei suoi storici collaboratori – ha cambiato direttore della fotografia, produttore, scenografo e costumista – il cineasta napoletano ha ricevuto una grandissima accoglienza negli Usa e sarà uno dei grandi protagonisti ai prossimi Oscar.
Questo probabilmente fornirà un grosso dispiacere ai soliti detrattori, impegnati a magnificare registi sconosciuti ma amici, ma v’è una certezza: a oggi Sorrentino è l’unico autore italiano in grado di tracciare un solco anche al di fuori del Belpaese, così da consentire al nostro movimento un nuovo rinascimento dopo anni difficili. Questo dovrebbe renderci orgogliosi, non acrimoniosi.
di Massimo Balsamo
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: Cinema
Leggi anche

Il Premio Lunezia compie 30 anni: tra i premiati Francesca Michielin, La Niña e LUK3
15 Luglio 2025
Il Premio Lunezia celebra i suoi primi 30 anni giovedì 25 luglio alle ore 21.30 in piazza Gramsci…

Soniko racconta “Sweet Talking”: “In un rapporto le parole giuste possono fare la differenza”
15 Luglio 2025
Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Soniko sul suo primo singolo “Sweet Talking”

Ultimo fa la storia e annuncia il maxi raduno a Tor Vergata del 2026
14 Luglio 2025
Ultimo fa la storia e annuncia il maxi raduno a Tor Vergata del 2026. Lo ha annunciato ieri l’arti…

Queen al “Live Aid”: i 21 minuti che ne fecero leggenda
13 Luglio 2025
Quando si trattava di preparare i live, i Queen erano una macchina da guerra. E così fu anche quel…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.