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Beyoncé music awards

Grammy Awards 2025: Beyoncé fa la storia e Shakira difende i migranti

Queen B vince il Grammy Awards come miglior album con “Cowboy Carter”: è la prima afroamericana. Shakira: “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese”

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Grammy Awards 2025: Beyoncé fa la storia e Shakira difende i migranti

Queen B vince il Grammy Awards come miglior album con “Cowboy Carter”: è la prima afroamericana. Shakira: “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese”

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Grammy Awards 2025: Beyoncé fa la storia e Shakira difende i migranti

Queen B vince il Grammy Awards come miglior album con “Cowboy Carter”: è la prima afroamericana. Shakira: “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese”

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Queen B vince il Grammy Awards come miglior album con “Cowboy Carter”: è la prima afroamericana. Shakira: “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese”

Un premio prestigioso, ambito e desiderato per troppo tempo dalla Queen B, che finalmente vince il premio Grammy Awards per il miglior album con ‘Cowboy Carter’.

Durante la 67ma edizione dei premi, appena conclusa a Los Angeles, Beyoncé fa la storia e diventa la prima artista afroamericana a vincere per il miglior album country.

Shakira vince il miglior album pop latino dell’anno con ‘Las mujeres ya no lloran’ (Le donne non piangono più) e dedica il grammofono dorato a tutti i migranti: “Dedico il premio a tutti voi, fratelli e sorelle immigrati in questo Paese. – ha dichiarato la cantante colombiana – Siete amati, siete preziosi e combatterò per voi. A tutte le donne che lavorano ogni giorno per mandare avanti la famiglia: siete un vero scudo”. Il premio come miglior album pop del 2024 va a Sabrina Carpenter con ‘Short n’ sweet’.

Standing ovation per Lady Gaga e Bruno Mars che si sono esibiti in un’emotiva versione di ‘California Dreamin”, il grande classico dei The Mamas & the Papas del 1965, divenuto l’inno alla metropoli più famosa del Golden State.

E, infine, il grammy postumo all’ex presidente americano Jimmy Carter – il suo quarto – per la versione audio di una raccolta dei suoi discorsi domenicali alla sua comunità religiosa in Georgia. Il democratico è morto all’età di 100 anni il 29 dicembre, ma ad agosto ha pubblicato ‘Last sundays in Plains: a centennial celebration’, un libro in cui parlava di amore, gentilezza, perdono e vita dopo la morte nella chiesa battista di Maranatha a Plains, sua città natale.

Di Claudia Burgio

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