Il successo è femmina
Da Marta Bassino e Federica Brignone a Ferragni e Egonu sul palco di Sanremo: il successo è femmina (e non è esente da errori, umani)
Il successo è femmina
Da Marta Bassino e Federica Brignone a Ferragni e Egonu sul palco di Sanremo: il successo è femmina (e non è esente da errori, umani)
Il successo è femmina
Da Marta Bassino e Federica Brignone a Ferragni e Egonu sul palco di Sanremo: il successo è femmina (e non è esente da errori, umani)
Le donne parlano, le donne agiscono e infine vincono: lo sa bene Marta Bassino che ha conquistato una splendida medaglia d’oro nel super G femminile ai Mondiali di sci alpino di Courchevel/Meribel. Dietro di lei la statunitense Mikaela Shiffrin che ha reso omaggio alla campionessa con un lungo abbraccio solidale. «Ho fatto qualcosa di straordinario» ha commentato a caldo Marta. Confermiamo. Solo tre giorni prima Federica Brignone aveva inaugurato i Mondiali con una medaglia d’oro nella combinata, la prima per l’Italia in questa specialità. E ora toccherà alla regina, Sofia Goggia, in discesa libera. La sua gara. Donne abituate a trasformare lo straordinario in ordinario e non certo grazie ai cliché ma attraverso il talento, il sudore e la fatica. Elementi senza genere.
Su un altro fronte, quello del palco sanremese, Chiara Ferragni ha aperto le danze del Festival senza mai sparire sullo sfondo. Look, movenze, temi e parole sono scelte accurate. Possono non piacere o apparire limitate, ma denotano consapevolezza del ruolo. Non solo l’egocentrismo, tipico di chi sa di avercela fatta, amplificato dalla voglia di ricordare tutte le difficoltà che una donna può incontrare sul suo cammino. Chiara Ferragni è cresciuta in modo impressionante, partendo dal boom dei blog quando ancora scrivevamo a penna la lista della spesa. La giusta combinazione di fortuna e capacità non rientra nella lista delle ‘colpe’ da pagare.
Nello spazio che le donne sono riuscite a ritagliarsi con carisma, dedizione e cura del talento, non mancano certo gli inciampi. Rivedibile il veder battibeccare le nostre campionesse di sci (Goggia e Brignone), non è il massimo sentire da una donna che ha fatto anche della sua immagine il suo successo che «la bellezza non conta» (vedi puntate precedenti sul monologo sanremese di Diletta Leotta). Le donne sbagliano, gli uomini sbagliano. Il girl power di cui abbiamo bisogno è la capacità di comprendere differenze e virtù, senza dover per forza passare per una comparazione col mondo maschile.
Che lo sport italiano di vertice, a differenza di alcuni decenni fa, sia oggi ricchissimo di grandi personaggi al femminile è la prova di un percorso compiuto. Vale mille lotte di immagine su pronomi e definizioni. Vive dell’esempio dei grandi personaggi, come Paola Egonu che prenderà stasera il posto di Francesca Fagnani sul palco più ambito d’Italia. Un’altra che ‘vive’ di carisma, accettando senza rimorsi di essere anche divisiva.
di Raffaela Mercurio
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