La pirateria discografica rinasce con il vinile
Ma con quello del vinile c’è stato un altro ritorno di cui poco si è parlato: la pirateria discografica. Non che se ne sia mai andata del tutto, sia chiaro
La pirateria discografica rinasce con il vinile
Ma con quello del vinile c’è stato un altro ritorno di cui poco si è parlato: la pirateria discografica. Non che se ne sia mai andata del tutto, sia chiaro
La pirateria discografica rinasce con il vinile
Ma con quello del vinile c’è stato un altro ritorno di cui poco si è parlato: la pirateria discografica. Non che se ne sia mai andata del tutto, sia chiaro
Ormai da qualche anno il formato fisico in musica vive una piccola rifioritura, trainato dalla rinascita del vinile, di cui spesso abbiamo scritto. E se è vero che il monopolio dello streaming non ne è scalfito è certamente un buon segno in ottica di un ritorno ad un ascolto consapevole. Quando li si ascolta e non li si lascia chiusi nel cellophane per dire di averli.
Ma con quello del vinile c’è stato un altro ritorno di cui poco si è parlato: la pirateria discografica. Non che se ne sia mai andata del tutto, sia chiaro, tra escamotage per bypassare abbonamenti streaming, allegri torrent di discografie intere e affini, ma con il ritorno del fisico è rinata quella più tradizionale. A lanciare l’allarme è l’associazione dei discografici americani (Recording Industry Association of America, RIAA) che ha invitato il governo degli Stati Uniti ad aggiornare la lista dei mercati noti per la contraffazione. Per la RIAA i principali Paesi in cui vengono prodotti pezzi contraffatti sono la Russia e la Cina.
I CD e i vinili falsi, di contro a quanto si potrebbe pensare, non sono copie grossolane, ma prodotti realizzati con standard elevati, progettati per replicare in modo quasi perfetto gli originali e difficilmente riconoscibili. Accanto alla riproduzione illegale di album ufficiali, circolano inoltre anche edizioni create ad hoc per il mercato parallelo: cofanetti, raccolte e persino la pubblicazione per la prima volta in fisico di opere distribuite esclusivamente in streaming.
di Federico Arduini
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: musica
Leggi anche
Lo Zecchino d’Oro accende il Natale su Rai 1
Addio a Chris Rea, il cantante britannico si è spento all’età di 74 anni
Roberto Benigni a “Che tempo che fa”: “Come si fa a parlare di guerra ancora oggi?” – IL VIDEO