La7 presenta i nuovi palinsesti, Cairo: “Liberi da qualsiasi condizionamento. Mentana resta. Canone? Forse giusto riceverne una piccola parte”
Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti 2025/2026 di La7
La7 presenta i nuovi palinsesti, Cairo: “Liberi da qualsiasi condizionamento. Mentana resta. Canone? Forse giusto riceverne una piccola parte”
Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti 2025/2026 di La7
La7 presenta i nuovi palinsesti, Cairo: “Liberi da qualsiasi condizionamento. Mentana resta. Canone? Forse giusto riceverne una piccola parte”
Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti 2025/2026 di La7
Si è tenuta oggi a Milano la conferenza stampa di presentazione dei palinsesti 2025/2026 di La7. Un’occasione per ragionare degli ottimi risultati della rete e per guardare al futuro. Urbano Cairo, editore, ha raccontato: “Siamo molto contenti della stagione appena conclusa, con crescite importanti che seguivano crescite altrettanto importanti. Siamo la seconda rete in prime time per quel che riguarda il target dei laureati e per il target medio-alto/alto che è una classe socioeconomica alto consumante”.
La7 ha chiuso la stagione televisiva 2024/2025 con i migliori risultati di sempre. Da ottobre a giugno, la rete ha registrato una crescita costante e organica, confermando un trend positivo che prosegue da oltre 20 mesi e coinvolge tutte le fasce orarie, tutti i giorni della settimana e l’intero palinsesto.
Nel dettaglio, gli ascolti sono cresciuti del 16% al mattino, del 23% al pomeriggio, dell’8% in seconda serata e dell’11% durante il weekend. Il prime time (20.00–22.30), fascia centrale per la TV generalista, segna uno dei traguardi più rilevanti: 6,3% di share, pari a oltre 1,2 milioni di spettatori medi, con un incremento del 9% rispetto alla stagione precedente. Un risultato che consolida La7 come terza rete nazionale in questa fascia oraria. Anche sull’intera giornata (07.00–02.00) si registra un dato significativo: 4,4% di share medio, con una crescita del 14%.
Ampliando lo sguardo al sistema complessivo del network – TV lineare e digitale, esclusa la connected TV – La7 raggiunge quotidianamente 10 milioni di spettatori, che diventano 24 milioni a settimana e 37 milioni su base mensile. Parte centrale dell’identità editoriale della rete resta la produzione interna, con quasi 3.900 ore realizzate nell’ultima stagione, pari al 55% del totale trasmesso nelle 24 ore. Un dato in crescita del 3% rispetto all’anno precedente, che conferma il rafforzamento continuo di un’offerta distintiva e riconoscibile.
Pensando al lavoro fatto negli anni, Cairo ha sottolineato: “Abbiamo costruito La7 pezzo per pezzo e ogni anno è l’occasione per aggiungere qualcosa: se prendiamo il palinsesto di oggi abbiamo alcuni appuntamenti che sono novità degli ultimi 2/3 anni. Di certo, dobbiamo mantenere la nostra indennità di rete: molto aperta, libera da qualsiasi condizionamento, in cui i conduttori sono liberi di fare la trasmissione e invitare gli ospiti che ritengono necessari. È la cosa che ci permette di avere una grande credibilità nei confronti del nostro pubblico“.
In vista dei palinsesti 2025/2026, proprio per i risultati, toccare qualcosa non è semplice: “Pensando al futuro, per noi oggi inserire novità è molto difficile avendo tutte serate con ottimi risultati e in crescita. Al momento in autunno si ferma il programma con Insinna, ma palinsesto è completamente confermato. Inoltre, abbiamo rinnovato il contratto ad Aldo Cazzullo e Diego Bianchi (insieme a tutti quelli di Propaganda Live), ma anche a Gramellini, Formilli, Floris e Lilli Gruber. Tutto questo perché ci teniamo a preservare la forza di palinsesto di La7″.
Per le novità:
– un programma di quattro puntate con il procuratore Nicola Gratteri, in una classe con studenti, chiamato “Lezioni di Mafie”
– un programma di 6 puntate condotto da Saviano sempre circa le mafie, chiamato “La giusta distanza”
– uno speciale condotto da Gifuni sul caso della P2. Due speciali di Ezio Mauro su Papa Francesco e su Vladimir Putin.
Circa un certo posizionamento politico della rete, Cairo ha precisato: “Non è che ci posizioniamo all’opposizione: siamo una rete televisiva, non un partito. I nostri giornalisti invitano soggetti politici, opinionisti etc che appartengono a tutti gli schieramenti. La rete non ha un punto di vista“.
Sul futuro di Mentana, tema che ha tenuto parecchio banco negli ultimi giorni, Cairo ha dipanato in parte le nuvole: “Il nostro telegiornale è l’unico del panorama nazionale che cresce. Mentana ha confermato che non ha mai detto che avrebbe lasciato la rete ed è felice di restare. Abbiamo un contratto con lui fino a dicembre 2026 e sarei felicissimo se quando ci vedremo facesse un ragionamento per un prolungamento di contratto. Non vedo problemi, il fatto che stia con noi da 15 anni e con me da 12 anni è un fatto di cui sono orgoglioso. Ne parleremo al momento giusto”.
E a chi gli chiedeva della possibilità di ricevere una parte del canone, Cairo ha risposto: “Ci sembrerebbe una cosa giusta ricevere una parte del canone visto l’informazione e il servizio pubblico che facciamo. In tante occasioni c’è stata da parte nostra grande attenzione ai temi che toccano la sensibilità della gente. Anche durante il covid non ci siamo mai fermati. Potrebbe esser giusto avere anche una piccola parte di canone“
di Federico Arduini
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- Tag: televisione
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