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Le Orme: “Per i 60 anni di carriera il concerto speciale ‘Le Orme plays Venice’”

In occasione della serata “La musica è Azzurra: 30 anni in una notte” abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Enrico Vesco, manager de “Le Orme”

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Le Orme: “Per i 60 anni di carriera il concerto speciale ‘Le Orme plays Venice’”

In occasione della serata “La musica è Azzurra: 30 anni in una notte” abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Enrico Vesco, manager de “Le Orme”

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Le Orme: “Per i 60 anni di carriera il concerto speciale ‘Le Orme plays Venice’”

In occasione della serata “La musica è Azzurra: 30 anni in una notte” abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Enrico Vesco, manager de “Le Orme”

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In occasione della serata “La musica è Azzurra: 30 anni in una notte” abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Enrico Vesco, manager de “Le Orme”

Grande successo per “La musica è Azzurra: 30 anni in una notte” la serata tenutasi giovedì 31 ottobre al Teatro Toniolo di Mestre (Venezia), presentata da Mara Venier, per celebrare i 30 anni della storica etichetta veneta “Azzurra Music”, una delle più importanti case discografiche indipendenti italiane.

Sul palco si sono riunite icone della musica italiana, da Al Bano a Dodi Battaglia, da Riccardo Fogli, alle Orme. Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere proprio con il manager della storica band progressive veneziana, Enrico Vesco, per parlare del presente e del futuro del gruppo, ad un passo dai 60 anni di carriera.

Com’è nata la collaborazione con Azzurra Music?

Ricordo molto bene l’inizio della collaborazione con Azzurra Music, nel 1995, proprio l’anno in cui ho cominciato a lavorare con le Orme. È stata la prima etichetta con me come manager, e insieme abbiamo pubblicato l’album Il fiume”. In questo disco era ancora presente il cantante storico delle Orme, Aldo Tagliapietra, che ha lasciato il gruppo 15 anni fa, e anche Francesco Sartori, che se n’è andato per lavorare con Bocelli. C’era anche Michele Rossi, il batterista storico, che continua a far parte della band, e Michele Bon. È stato un disco molto particolare perché ha raggiunto il disco d’oro, un risultato non facile per un album di musica di qualità. Ricordo con piacere che abbiamo partecipato a molte trasmissioni televisive, ospiti di di Costanzo, Fiorello e Fabio Fazio. Praticamente andavamo quasi tutte le domeniche a programmi come Quelli che il calcio. Sono stati davvero due anni intensi. Subito dopo “Il fiume”, abbiamo prodotto per Azzurra Music l’album “Amico di ieri”, una compilation di successi storici delle Orme. Entrambi i dischi sono stati registrati al Condom Studio di Mogliano Veneto, uno dei primi tre studi di registrazione in Europa in quegli anni. Ricordo che condividevamo lo studio con artisti come Vasco Rossi. È stata un’esperienza davvero piacevole, un ricordo molto bello di questa collaborazione con Azzurra Music.

Ho un grande rispetto per Marco Rossi, che considero una persona squisita. Il nostro rapporto di amicizia e conoscenza è continuato nel tempo; ci sentiamo spesso, anche se purtroppo non abbiamo più lavorato insieme. Tuttavia, il nostro legame di stima è rimasto forte. Quando Marco ci ha chiesto di partecipare a questa serata, abbiamo accettato con piacere, nonostante i nostri numerosi impegni.

Che cosa avete scelto di portare sul palco il 31?

Abbiamo accettato con piacere di esibirci scegliendo solo una canzone, per lasciare spazio ai numerosi ospiti. Essendo nati a Venezia, ci sentivamo a casa e volevamo onorare il dovere di ospitalità. Non abbiamo discusso su quante canzoni suonare; abbiamo deciso di presentarne una sola. Il brano che abbiamo scelto è “Amico di ieri”, un titolo speciale che dedichiamo a Marco Rossi e ad Azzurra Music, ma vorrei anche aggiungere “e di oggi”.

È un periodo molto pieno per Le Orme, ci racconti a cosa state lavorando?

Guarda, mi sento quasi imbarazzato nel raccontare ciò che stiamo combinando, perché credo che le Orme potrebbero davvero entrare nel Guinness dei primati. Da ottobre dell’anno scorso a ottobre di quest’anno, sono stati pubblicati ben nove nuovi vinili e nove nuovi CD! È incredibile pensare a un simile volume di lavoro. Questo progetto è nato da un’idea che ho avuto, e posso dirlo: ho voluto riunire per l’ultima volta tutti i musicisti storici, che nei sessant’anni di storia delle Orme, hanno dato il loro contributo.

Il disco è intitolato “Le Orme and Friends” e riunisce ex membri del gruppo insieme a musicisti che nel corso degli anni abbiamo avuto il piacere di conoscere e apprezzare. Abbiamo coinvolto quasi settanta musicisti, anche se non ho mai fatto un conteggio preciso, ma penso tra i 60 e i 70. Questo lavoro è stato pubblicato il 13 ottobre dell’anno scorso ed è andato esaurito in prenotazione il giorno prima, quindi non è mai arrivato nei negozi. Si tratta di un doppio vinile e di un triplo CD di inediti. Questo successo ci ha portato a firmare un contratto con una major per i prossimi 13 anni, un traguardo significativo. Non dirò quale major, per rispetto della deontologia professionale, ma è una delle tre principali nel settore discografico. Grazie a questo accordo, hanno iniziato a pubblicare e a ristampare una serie di lavori che abbiamo realizzato negli ultimi vent’anni.

Abbiamo anche deciso che l’anno prossimo sarà un anno speciale, poiché le Orme festeggeranno 60 anni di attività. Per celebrare questa importante ricorrenza, abbiamo in programma non uno, ma due nuovi spettacoli, entrambi significativi per noi. Raccontare in due ore di musica sessant’anni di storia non è affatto semplice.

Per presentare entrambi gli spettacoli, abbiamo scelto il Veneto. Il primo si terrà a Chioggia il 18 dicembre, e il teatro è praticamente sold out. Prevediamo di replicare in altre date, ma ci sposteremo anche nel sud Italia, toccando città come Potenza, Gallipoli e varie località in Calabria.

Inoltre, il 22 marzo presenteremo al Gran Teatro Geox e il giorno seguente al Teatro Clerici di Brescia “Le Orme Plays Venice“. Questo spettacolo è un sogno che ho coltivato a lungo, inizialmente considerato irrealizzabile, ma che finalmente sta diventando realtà. Sarà un omaggio non solo alla storia musicale delle Orme, ma anche alla città di Venezia.

Per l’occasione, ci accompagneranno diversi musicisti sul palco, poiché stiamo allestendo un organico di grande importanza. Inizieremo con una rivisitazione delle Quattro Stagioni di Vivaldi e proseguiremo con un tributo alla musica più contemporanea, includendo omaggi a artisti come Pino Donaggio e Patty Pravo. Infine, daremo ampio spazio a quello che considero il concerto più spettacolare mai organizzato in Italia, ovvero quello dei Pink Floyd del 1989.

di Federico Arduini

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