Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

L’ordine delle canzoni è già opera d’arte

|
La storia di come Adele sia riuscita, per la prima volta, a spingere un colosso dello streaming a cambiare una sua funziona. Si tratta di ridare senso dignità alle scelte di un artista

L’ordine delle canzoni è già opera d’arte

La storia di come Adele sia riuscita, per la prima volta, a spingere un colosso dello streaming a cambiare una sua funziona. Si tratta di ridare senso dignità alle scelte di un artista
|

L’ordine delle canzoni è già opera d’arte

La storia di come Adele sia riuscita, per la prima volta, a spingere un colosso dello streaming a cambiare una sua funziona. Si tratta di ridare senso dignità alle scelte di un artista
|
Sei anni dopo il suo ultimo lavoro in studio, Adele è tornata lo scorso 19 novembre con il suo nuovo attesissimo album “30”. Per l’occasione la sua unica richiesta a Spotify è stata quella di far rimuovere la funzione ‘shuffle’, ovvero la riproduzione casuale dei brani, come opzione di default per l’ascolto del suo album. D’altronde, se un artista lavora mesi alla compilazione della tracklist del proprio disco un motivo ci sarà. Spotify non solo ha accolto la richiesta della cantante di “Easy on me” ma ha anche deciso di cancellare l’opzione ‘shuffle’ in tutti gli album della sua enorme libreria. Com’era prevedibile, la notizia ha suscitato opinioni contrastanti. Da una parte molti utenti si sono detti soddisfatti di questa novità, probabilmente i più ‘maturi’ e vicini a un modo di concepire la musica proprio di un’altra epoca: si pensi all’ascolto di un concept album pensato in una rigida sequenza di brani. Anche diversi musicisti, per lo più indipendenti, hanno ringraziato Adele per aver riconsegnato una piccola fetta di valore alle scelte artistiche. Al tempo stesso non sono mancate le proteste dei più giovani, mentre la stragrande maggioranza di cantanti e autori se n’è rimasta in silenzio. I primi raramente sono stati abituati ad ascoltare un disco seguendo un ordine preciso, mentre i secondi da anni costruiscono per lo più dischi-contenitori con diversi potenziali singoli al fine di raggiungere più pubblico possibile. Di una visione d’insieme dell’opera neanche l’ombra, chiedere a Spotify & co. perché.   di Federico Arduini

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

“Pino”, il documentario su Pino Daniele al cinema dal 31 marzo al 2 aprile

28 Marzo 2025
“Pino”, al cinema da lunedì il documentario curato da Francesco Lettieri, tra materiale inedito …

“The Last Showgirl”, vivere e ballare a Las Vegas

28 Marzo 2025
L’ultimo lungometraggio di Gia Coppola “The Last Showgirl”, è un film sulla potenza dei sogni, s…

“Fantozzi” compie 50 anni – IL VIDEO

27 Marzo 2025
“Fantozzi” compie 50 anni. Il ragionier più famoso del mondo appariva infatti per la prima volta…

SanNoLo 2025, un successo. Campagnari: “Un evento che cresce”

26 Marzo 2025
SanNoLo 2025 ha segnato un grande successo, superando ogni aspettativa con tre serate sold out

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI