Maneskin incoronati agli MTV Awards. Il NYTimes svela il loro segreto
I Måneskin sono best rock agli Mtv Vma con un pezzo pop: “The loneliest”. Il New York Times si chiede…
Maneskin incoronati agli MTV Awards. Il NYTimes svela il loro segreto
I Måneskin sono best rock agli Mtv Vma con un pezzo pop: “The loneliest”. Il New York Times si chiede…
Maneskin incoronati agli MTV Awards. Il NYTimes svela il loro segreto
I Måneskin sono best rock agli Mtv Vma con un pezzo pop: “The loneliest”. Il New York Times si chiede…
AUTORE: Maria Francesca Troisi
I Måneskin sono l’ultima rock band? Se lo chiede il New York Times nel giorno che precede l’ennesima incoronazione a stelle e strisce della band romana, che volata di nuovo oltreoceano si porta a casa un altro premio nella categoria Best Rock ai MTV Video Music Awards 2023 grazie al brano The loneliest incluso nell’ultimo album Rush!. Performance applauditissima su Honey (are u coming?), repentino cambio di look del batterista (Ethan) che in biondo platino assomiglia tanto alla signora Ilary Blasi, e bacio in volata della reginetta Taylor Swift a indirizzo del frontman Damiano.
È (ri)successo davvero, e stavolta la spuntano tra i giganti (dai Foo Fighters ai Red Hot Chili Peppers e Muse) con buona pace delle fazioni contrarie, e ormai in ritardo rispetto al loro fuso orario, lontano dall’ostile nido peninsulare. Inutile fare paragoni col passato e scomodare i grandi (i Rolling Stones vivi e vegeti, ad esempio), visto che loro fanno altro, un incrocio capace di catalizzare l’attenzione di odiatori e fan.
A rincarare però le ragioni del buon ascoltatore è la singolare scelta di premiarli nella sezione rock con una ballad firmata da autori pop. Nella fattispecie (scorrere i crediti è facile) il brano porta la firma di Sly e di Rami Yacoub (Baby one more time – Britney Spears), ma anche di Jason Evigan e Sarah Hudson (Dua Lipa e anche Madonna e Katy Perry), e James Abrahart (Justin Bieber, Camila Cabello e OneRepublic). Svolta che compiace gli americani.
Del resto, con un investimento di due miliardi da parte del loro management (fonte: Scialpi – Corriere) la band deve pur consolidare il proprio status internazionale. Che poi, chi avrebbe dato loro mandato di salvare il rock, o meglio ancora quando quei quattro l’hanno dichiarato? Come spiega meglio il NY Times i Måneskin parlano alla GenZ, a chi è figlio, forse pure nipote, di chi quando il rock era vivo e vegeto (per così dire), non era manco nato. L’attitudine rockeggiante di Damiano e Co, almeno quella, non si può negare.
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