Michael J. Fox commuove il pubblico ai Bafta
È entrato sulla sedia a rotelle Michael J. Fox – che ha il Parkinson – accompagnato da un amico, poi si è alzato e sulle proprie gambe ha conquistato il centro del palcoscenico
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Michael J. Fox commuove il pubblico ai Bafta
È entrato sulla sedia a rotelle Michael J. Fox – che ha il Parkinson – accompagnato da un amico, poi si è alzato e sulle proprie gambe ha conquistato il centro del palcoscenico
        
                        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Michael J. Fox commuove il pubblico ai Bafta
È entrato sulla sedia a rotelle Michael J. Fox – che ha il Parkinson – accompagnato da un amico, poi si è alzato e sulle proprie gambe ha conquistato il centro del palcoscenico
        
                        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
AUTORE: Filippo Messina
È entrato sulla sedia a rotelle Michael J. Fox, accompagnato da un amico, poi si è alzato e sulle proprie gambe ha conquistato il centro del palcoscenico. Grande emozione, applausi e standing ovation per il celebre attore protagonista di “Ritorno al futuro” che ieri, alla cerimonia di premiazione dei Bafta (British Academy Film Awards), ha consegnato l’ultimo premio della serata – il miglior film del 2024 – vinto da Oppenheimer.
All’attore, regista e produttore, 62 anni – lo ricordiamo – è stato diagnosticato il Parkinson nel 1991 (quando aveva 29 anni). “Il Parkinson è un dono, un dono che continua a togliermi qualcosa ma ha cambiato la mia vita in molti modi positivi” ha dichiarato Fox – sposato, padre di quattro figli – in una recente intervista.
“C’è un motivo per cui si dice che il cinema sia magico. I film possono svoltarti la giornata, possono cambiare il tuo punto di vista e a volte cambiarti la vita”, le parole dell’attore ai Bafta.
La star di “Ritorno al futuro” nel 2000 ha fondato la “Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research” ed è stato insignito dell’Oscar – il “Jean Hersholt Humanitarian Award” – per i suoi sforzi umanitari.
Un grandissimo esempio.
di Filippo Messina
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