Nicole Kidman in Babygirl, un film destinato a ‘disturbare’
Dopo vent’anni, Nicole Kidman torna prepotentemente a Venezia81 con Babygirl di Halina Reijn. “È un viaggio molto intimo – ha dichiarato l’attrice – Una storia di generazioni e di sessualità”
Nicole Kidman in Babygirl, un film destinato a ‘disturbare’
Dopo vent’anni, Nicole Kidman torna prepotentemente a Venezia81 con Babygirl di Halina Reijn. “È un viaggio molto intimo – ha dichiarato l’attrice – Una storia di generazioni e di sessualità”
Nicole Kidman in Babygirl, un film destinato a ‘disturbare’
Dopo vent’anni, Nicole Kidman torna prepotentemente a Venezia81 con Babygirl di Halina Reijn. “È un viaggio molto intimo – ha dichiarato l’attrice – Una storia di generazioni e di sessualità”
Dopo vent’anni, Nicole Kidman torna prepotentemente a Venezia81 con Babygirl di Halina Reijn. “È un viaggio molto intimo – ha dichiarato l’attrice – Una storia di generazioni e di sessualità”
Dopo vent’anni, Nicole Kidman torna alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e lo fa prepotentemente con un film destinato a “disturbare”: Babygirl di Halina Reijn. “È un viaggio molto intimo. Una storia che parla di generazioni e dei loro modi, diversi, con cui affrontano la sessualità”, ha dichiarato la celebre attrice, in conferenza stampa. E il cast è la prova di questo viaggio, a recitare insieme a due mostri sacri del cinema come Kidman e Antonio Banderas ci sono altri tre giovanissimi: Harris Dickinson, Sophie Wilde ed Esther McGregor.
La pellicola promette forti emozioni e la possibilità trattare un tabù come il sesso, senza vincoli, senza limiti, ma soprattutto con assoluta libertà. A confermarlo è stato lo stesso Banderas: “Quando ho letto la sceneggiatura che mi ha dato Halina Reijn ho pensato ‘c’è ancora qualcuno che pensa in modo diverso e ha il coraggio di mettere sullo schermo quello che tutti noi pensiamo, oltrepassando il politicamente scorretto'”. “Donne uomini, tutti, hanno diverse sfaccettature e tutti noi conteniamo un lato negativo e uno positivo – ha dichiarato la regista Reijn – Noi donne non abbiamo mai avuto gli strumenti per esplorare la nostra sessualità ed è per questo che ho voluto che nessuno dei miei personaggi venisse punito, ma anzi, potesse avere la possibilità di esprimersi in piena libertà”.
Sulla possibile difficoltà di interpretare un ruolo così complesso e senza censure, soprattutto nelle scene hot del film, Kidman ha aggiunto: “Quando recito mi avvicino a tutto il mondo artistico. C’è un grande rapporto di fiducia con il regista, perché è a lui che mi abbandono e mi affido totalmente durante le riprese. In Babygirl non ho pensato al corpo ma a come dovevo raccontare la storia. Abbiamo avuto delle lunghe conversazioni sulla psicologia del personaggio. Il mio apporto è di totale apertura, anche perché non conosco altre modalità – continua – c’è stata grande comunione in tutto il cast e ci siamo dati un permesso reciproco. Quelle scene di sesso sono estremamente delicate ma profonde allo stesso tempo. Il set è un luogo sacro ed è fondamentale comprenderlo”.
Di Claudia Burgio
Montaggio video: Eleonora Di Benedetto
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