Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Ora, ottenuta la nomination, inizia la corsa

“È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino è ufficialmente nominato come miglior film straniero agli Oscar: una candidatura scontata che buona parte della critica si aspettava.
| ,

Ora, ottenuta la nomination, inizia la corsa

“È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino è ufficialmente nominato come miglior film straniero agli Oscar: una candidatura scontata che buona parte della critica si aspettava.
| ,

Ora, ottenuta la nomination, inizia la corsa

“È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino è ufficialmente nominato come miglior film straniero agli Oscar: una candidatura scontata che buona parte della critica si aspettava.
| ,
| ,
“È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino è ufficialmente nominato come miglior film straniero agli Oscar: una candidatura scontata che buona parte della critica si aspettava.
Il risultato minimo è stato centrato. Non neghiamo, infatti, che la nomination come miglior film in lingua straniera a “È stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino fosse considerata da buona parte della critica pressoché scontata. Condizione sempre pericolosa, prima di entrare realmente nella ‘magica cinquina’. Perché anche alla vigilia dei Golden Globe il cineasta italiano era stato inserito nei favoriti d’obbligo, per restare fuori dai premi. Come anticipato in queste pagine da Fabio Santini, Paolo Sorrentino è però soprattutto nome da Oscar, candidato naturale alla statuetta. È nota, infatti, la sua altissima valutazione fra i giurati dell’Academy. Non solo, il regista napoletano è molto considerato nella Hollywood che conta e il suo entourage apprezzato per la capacità di sostenere la corsa alla notte più importante dell’anno. Una gara fatta anche di sana politica delle relazioni e dei party giusti con le persone giuste. Oltre tutto ciò – non vogliamo essere fraintesi – decisiva resta la qualità del film e qui Sorrentino può sempre fare la differenza. Oltretutto, con un’opera ricca di quell’intelligente capacità di assecondare ciò che ci si aspetta dalle opere straniere in lizza per gli Oscar. Per esempio, lo sfondo degli anni partenopei di Diego Armando Maradona, l’uomo ringraziato da Sorrentino nel giorno del trionfo per “La grande bellezza”. E il cerchio si chiude. Vincere, insomma, significa anche sapere come si fa e il regista venuto dal Vomero in quest’arte ha pochi avversari. di Gloria Sentieri

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Senith, dal tour al nuovo singolo “Colombia”

26 Aprile 2024
Dopo un tour entusiasmante, Senith esce oggi con il nuovo singolo “Colombia”. Abbiamo scambiato …

Madonna che ritardo

25 Aprile 2024
La celebre cantante Madonna si presenta sul palco in ritardo e (forse) canta pure in playback. L…

Concertone Primo Maggio, per la prima volta al Circo Massimo

23 Aprile 2024
Il Concertone 2024, con le esibizioni di oltre 50 artisti, vedrà sul palco come conduttori Ermal…

Antonio Faraò unico italiano al concerto All Star per l’International Jazz day

22 Aprile 2024
Il 30 aprile Antonio Faraò suonerà a Tangeri, in Marocco, nel Palazzo delle Arti e della Cultura…

LEGGI GRATIS La Ragione

GUARDA i nostri video

ASCOLTA i nostri podcast

REGISTRATI / ACCEDI

Exit mobile version