app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
thriller

Otto settimane di Thriller

Quincy Jones racconta “Thriller”, l’album più venduto della storia, che il 2 dicembre compri 40 anni esatti dalla pubblicazione italiana
|

Otto settimane di Thriller

Quincy Jones racconta “Thriller”, l’album più venduto della storia, che il 2 dicembre compri 40 anni esatti dalla pubblicazione italiana
|

Otto settimane di Thriller

Quincy Jones racconta “Thriller”, l’album più venduto della storia, che il 2 dicembre compri 40 anni esatti dalla pubblicazione italiana
|
|
Quincy Jones racconta “Thriller”, l’album più venduto della storia, che il 2 dicembre compri 40 anni esatti dalla pubblicazione italiana
«Le linee guida in qualche modo erano nate con lalbum precedente “Off The Wall” del 1979. Ma il risultato finale è frutto di una combinazione perfetta fra idee artistiche e tecniche, rigore nelle scelte, intuito». Quincy Jones, il produttore di Thriller, lalbum più venduto della storia della musica pop, definisce così il leggendario disco di Michael Jackson che il 2 dicembre compirà 40 anni esatti dalla sua pubblicazione in Italia. Secondo alcuni “Thriller” segna il punto di snodo tra le combinazioni di più stili, inventando a sua volta un genere della modernità. Ha all’attivo oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo e, fra i mille riconoscimenti, persino quello di “Tesoro nazionale” incluso nella Biblioteca del Congresso.

Dal 22 novembre è in circolazione una rimasterizzazione del disco che – non ce ne vogliano i fan di Jackson – sconsigliamo di ascoltare perché a noi dà lidea che ci porti fuori strada dalla cifra stilistica di quel capolavoro darte popolare. «Quando abbiamo pensato al disco abbiamo incominciato a guardarci attorno» continua il signor Jones, che negli Stati Uniti è chiamato Mister Q dal nome del geniale scienziato che prepara le diaboliche invenzioni per 007. «Nel mondo della musica la dance tipo anni Settanta, tanto per intenderci, andava affievolendo la propria spinta propulsiva. Le reunion come quella di Crosby, Stills, Nash & Young dimostravano che il rock era arrivato a una sorta di capolinea sul piano delle idee. Volevamo condensare nell’album una miscela musicale che andasse a un pubblico il più trasversale possibile, senza inquinare le radici soul di Jackson. Sostenevo che per il pubblico di pelle bianca non bastasse inventarsi una formula di neo-dance ma si dovesse includere anche unimpronta rock precisa».

Detto fatto. Michael Jackson chiama in sala di incisione i Toto, straordinaria formazione rock costruita attorno alle personalità dei fratelli Porcaro e impreziosita dall’apporto di un tastierista di livello superiore come David Paich e di un chitarrista come Steve Lukather. Lassolo di Beat It” viene affidato allo stile pirotecnico e potente di Eddie Van Halen, il chitarrista dei Van Halen morto il 6 ottobre di due anni fa. «Ricordo che Eddie si chiuse in un piccolo studio con una dozzina di lattine di birra e in 15 minuti fece lassolo» dice ancora Quincy Jones. «Perché magari si pensa che tutta la lavorazione di “Thriller” abbia obbedito alle regole di un processo di lavorazione maledettamente lungo. E invece no. In appena otto settimane abbiamo realizzato lintero album, durante il quale nascevano quasi spontaneamente le idee dei pezzi. Lho detto altre volte: in quei due mesi ci sembrava di essere a bordo unastronave, con Michael che scriveva pezzi a tamburo battente mentre lingegnere del suono Stevie Swedien e io stavamo giorno e notte in sala a cercare di entrare nello spirito delle canzoni che nascevano a ogni battito dali».

Lalchimia tra Mister Q e Swedien ha radici antiche: affonda nelle incisioni di padri del jazz come Count Basie e Dizzie Gillespie. Poi Swedien entra nelle sale di incisione di Mick Jagger, Paul McCartney, Jennifer Lopez, Barbra Streisand e molti altri, portando il suo sapere raffinato e tecnicamente inappuntabile. E ancora Quincy Jones. Mister Q, una volta lei ha detto che quando produce un disco non sa che cosa succederà. «Non ci sono regole scritte. Quando metto assieme la squadra per la realizzazione di un lavoro mi sento come una balia. Poi è tutto nelle mani di Dio. Io devo solo pensare a fare musica che dia i brividi…».

di Fabio Santini

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

Elodie: “Non voterei per Giorgia Meloni neanche se mi tagliassero una mano”

11 Febbraio 2025
“Dimenticarsi alle 7” è la canzone che Elodie porterà alla 75esima edizione del Festival di Sanr…

Quella volta che in RAI mi dissero: “Troppo scuro e occhi troppo vicini. Se fosse morta mia madre anziché il babbo, non sarei qui”

11 Febbraio 2025
A poche ore dalla prima del Festival, Carlo Conti ricorda il primo provino in RAI e di come la f…

Perle sanremesi e semidimenticate

11 Febbraio 2025
Rosso, Carella e Fanigliulo: i tre artisti, oggi di culto, e quel Festival del 1979. Tre artisti…

India, Ed Sheeran canta in strada. La polizia interrompe l’esibizione – IL VIDEO

10 Febbraio 2025
Ed Sheeran canta in strada in India – prima del concerto presso il NICE Grounds nella città di B…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI