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“Pino”, il documentario su Pino Daniele al cinema dal 31 marzo al 2 aprile

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“Pino”, al cinema da lunedì il documentario curato da Francesco Lettieri, tra materiale inedito e le canzoni di Pino Daniele

Pino

“Pino”, il documentario su Pino Daniele al cinema dal 31 marzo al 2 aprile

“Pino”, al cinema da lunedì il documentario curato da Francesco Lettieri, tra materiale inedito e le canzoni di Pino Daniele

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“Pino”, il documentario su Pino Daniele al cinema dal 31 marzo al 2 aprile

“Pino”, al cinema da lunedì il documentario curato da Francesco Lettieri, tra materiale inedito e le canzoni di Pino Daniele

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Che il 2025 sarebbe stato importante per la musica e il lascito di Pino Daniele era chiaro fin da subito, anche per via dei due importanti anniversari che cadono quest’anno, i 70 anni dalla nascita e i 10 dalla morte. Ad impreziosire ulteriormente questo periodo è in arrivo nelle sale dal 31 marzo al 2 aprile “Pino”, documentario di Francesco Lettieri, regista napoletano che oltre al cinema vanta innumerevoli collaborazioni con il mondo della musica. Proveniente dal mondo dei videoclip, ha voluto mantenere questa cifra stilistica nel documentario, arricchendo le canzoni di Pino con brevi film. “Spero di aver raccontato un Pino vero, di aver mostrato la sua intimità e la sua storia, anche negli aspetti più difficili, come il rapporto con i suoi genitori. Non esiste un solo Pino Daniele, ma spero di averne aggiunto un altro ritratto”, ha raccontato qualche giorno fa Lettieri durante l’anteprima stampa a Roma. “Le sue melodie si respirano ancora nei vicoli di Napoli”.

Nel documentario il giornalista e critico musicale Federico Vacalebre guida lo spettatore attraverso i luoghi dell’artista, alla ricerca di un Pino Daniele inedito. A raccontarlo sono familiari, amici d’infanzia, colleghi e musicisti, molti dei quali presenti solo con la voce per mantenere il focus e l’attenzione su Pino. Tra questi, Vasco Rossi, Jovanotti, Loredana Bertè, Eric Clapton e Rosario Fiorello. Ne emerge il ritratto di un uomo che ha incarnato un’intera città: Napoli, amata e sofferta, tanto da spingerlo a lasciarla quando la fama rese impossibile la vita quotidiana.

“Questo film nasce da un tesoro, quello custodito dalla Fondazione Pino Daniele”, spiega Vacalebre. “Con il materiale disponibile avremmo potuto realizzare una serie”. Tra le voci che danno vita al racconto c’è quella del figlio Alessandro Daniele, presidente della Fondazione: “Per la prima volta abbiamo aperto gli archivi di famiglia e digitalizzato un enorme patrimonio di materiale inedito”. Tra le scoperte, le immagini del concerto del 1981 e brani mai pubblicati, come Tiene ‘n’ mmane e Una parte di me, dedicato al figlio Francesco e uscito a sorpresa pochi giorni fa. “Pino ha scritto anche un inno del Napoli che fece cantare a Roberto Murolo. Stiamo valutando cosa fare con tutto ciò che stiamo ritrovando”.

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