Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Ragazze con il piede in una scarpa

| ,
Uno dei cabaret più celebri di Parigi, il Crazy Horse, riapre dopo diciotto mesi di chiusura causa Covid-19 con uno spettacolo intitolato “Totally Crazy”, firmato dal coreografo Philippe Decouflè e dal designer di scarpe Christian Loboutin.

Ragazze con il piede in una scarpa

Uno dei cabaret più celebri di Parigi, il Crazy Horse, riapre dopo diciotto mesi di chiusura causa Covid-19 con uno spettacolo intitolato “Totally Crazy”, firmato dal coreografo Philippe Decouflè e dal designer di scarpe Christian Loboutin.
| ,

Ragazze con il piede in una scarpa

Uno dei cabaret più celebri di Parigi, il Crazy Horse, riapre dopo diciotto mesi di chiusura causa Covid-19 con uno spettacolo intitolato “Totally Crazy”, firmato dal coreografo Philippe Decouflè e dal designer di scarpe Christian Loboutin.
| ,
AUTORE: Aldo Smilzo
Il corpo delle donne torna in scena a Parigi, se ne facciano una ragione le femministe francesi: la bellezza (femminile e non) da sempre è un gran conforto alle pene di questo mondaccio dove siam tutti di passaggio. Nella capitale francese, in occasione del suo 70esimo anniversario e dopo il lockdown dovuto al Covid-19, riparte il mitico Crazy Horse. E lo fa con uno spettacolo firmato dal coreografo Philippe Decouflé e dal designerdi scarpe Christian Louboutin. Titolo: “Totally Crazy”. E una marea di ballerine danzanti sulla scena, a cominciare dalle scarpe. Del resto la vestizione e la svestizione – questione di punti di vista – è da sempre il cuore dello show di questo locale parigino ideato nel 1951 da Alan Bernardin. Una messa in scena incentrata sulla fantasia e sulla bellezza, per uno spettacolo di artiste e ballerine che accarezza il gusto dell’impertinenza. Ma glamour, per non confonderla con le narrazioni, altrettanto seducenti ma diverse di altri locali parigini concorrenti, come ad esempio il Moulin Rouge. Al Crazy Horse son passati personaggi del calibro di Charles Aznavour, che fece proprio in questo locale alcune delle sue prime apparizioni mentre Parigi e il mondo pullulavano di curiosità e di gioia di vivere. Erano gli anni Sessanta, con la Nouvelle Vague e il gusto delle sfide. In una sua canzone, proprio Charles Aznavour intonava: «La bohème, la bohème / Ça voulait dire tu es jolie / La bohème, la bohème / Et nous avions tous du génie». Che lo spettacolo ricominci.   di Aldo Smilzo

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

04 Novembre 2025
Dopo dieci anni di silenzio discografico, Hilary Duff è pronta a tornare nel mondo della musica. L…
04 Novembre 2025
Abbiamo incontrato Revelè per farci raccontare la genesi di “Himalaya”, il significato profondo di…
02 Novembre 2025
Dopo un ottobre da record, con molti concerti sold out, il Blue Note Milano inaugura un&…
02 Novembre 2025
Steven Tyler voleva realizzare il museo nello storico palazzo di Cotronei, in cui aveva abitato il…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI

    Exit mobile version