Robert Redford, l’America del sogno più puro – IL VIDEO
Robert Redford con Paul Newman, nella iconica scena finale di Butch Cassidy. Specchio, se ce n’è stato uno fedele, dell’America del sogno più puro
Robert Redford con Paul Newman, nella iconica scena finale di Butch Cassidy.
Hollywood al suo massimo per la nostra generazione. Per chi oggi è fra i cinquanta e i sessant’anni e da ragazzino seguiva ammaliato gli occhi di ghiaccio di uno degli uomini più belli che si siano posti davanti a una cinepresa e il suo amico di una vita e di una carriera, l’immenso Robert Redford. Specchio, se ce n’è stato uno fedele, dell’America del sogno più puro. Non di rado persino ingenuo, ma in questi tempi cupi che ci tocca vivere semplicemente meravigliosa.
Non parliamo di politica, per quanto Robert Redford sia stato una bandiera dei democratici lungo un’intera esistenza, ma di approccio ai problemi, ai mutamenti sociali, ai grandi fatti del mondo. Portati sul grande schermo da un uomo che seppe tramutare il successo personale in libertà. Di fare i film che voleva, di parlare dei temi che gli stavano a cuore, di interpretare il mito senza finirne schiavo. Era carismatico da far paura e pure bello, terribilmente bello. Magari non sarà stato Paul Newman ma era uno dei pochi che poteva reggere il confronto in scena.
Quando se ne vanno i grandissimi del cinema, è facile cadere nel luogo comune della “Hollywood che non c’è più”. Con Robert Redford – il gigante – è purtroppo una certa, intera America a darci la sensazione di non esserci più.
di Fulvio Giuliani
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