Roger Waters si difende dalle accuse di antisemitismo
Roger Waters si difende dalle accuse di antisemitismo
Roger Waters si difende dalle accuse di antisemitismo
Alla fine, Waters parlò. In un video rilasciato sul sito Double Down News, l’ex mente dei Pink Floyd si è difeso da tutte le accuse piovutegli in testa nelle ultime settimane.
In principio fu il governo tedesco: lo accusano di antisemitismo, provano a non farlo esibire, ma i tribunali danno (giustamente) il via libera. Tutto bene? Ma che: “sale sul palco vestito da gerarca, sta palesemente inneggiando al Terzo Reich”. E così la polizia tedesca apre un’indagine su di lui per apologia del nazismo. Dettagli che si vesta così da 40 anni, che interpetri Pink, il protagonista del film tratto dall’album capolavoro dei Pink Floyd “The Wall” e che la messa in scena sia proprio un’enorme accusa alle dittature tutte. Dettagli che a Berlino nel 1990 per celebrare la caduta del Muro ci fosse proprio lui. Non bastasse questo, prima dei parlamentari inglesi di entrambi gli schieramenti e poi persino il Dipartimento di Stato americano gli muovono accuse simili ai tedeschi.
Ora, tralasciando le sparate sulla guerra in Ucraina, che Waters critichi aspramente (sul palco e non solo) il governo d’Israele ogni volta che può è indubbio, ma da qui ad accusarlo per questo di antisemitismo, provando a impedirgli di suonare, ce ne passa. Pensare di “cancellare” l’autore di alcuni tra le più belli inni alla pace in musica, alla ricerca dell’umano (di sé stessi) nell’altrui persona, e di fatto, uno degli ultimi pensatori del ‘900 ancora in vita, è una strada pericolosa.
di Federico ArduiniLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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