Sanremo & Rai, trattativa in corso: intesa lontana, ferie vicine
La trattativa tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione delle prossime edizioni del Festival della Canzone Italiana è ancora in corso

Sanremo & Rai, trattativa in corso: intesa lontana, ferie vicine
La trattativa tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione delle prossime edizioni del Festival della Canzone Italiana è ancora in corso
Sanremo & Rai, trattativa in corso: intesa lontana, ferie vicine
La trattativa tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione delle prossime edizioni del Festival della Canzone Italiana è ancora in corso
La trattativa tra il Comune di Sanremo e la Rai per l’organizzazione delle prossime edizioni del Festival della Canzone Italiana è ancora in corso, ma un accordo definitivo sembra tutt’altro che vicino. La dead line per trovare una sintesi è fissata per la prima settimana di settembre, anche se negli ultimi giorni sono emerse indiscrezioni che fanno ben sperare.
Secondo quanto riportato dal Messaggero in un articolo a firma di Mario Ajello, ci sarebbe una possibile intesa fondata su due elementi chiave: il Comune di Sanremo rinuncerebbe all’1% dei ricavi pubblicitari generati dal Festival (una clausola prevista dal bando comunale ma considerata un ostacolo dalla Rai, che fatica a isolare con precisione gli introiti pubblicitari legati esclusivamente alla settimana sanremese). In cambio, la Rai verserebbe un corrispettivo annuale aumentato da 5 a 6,5 milioni di euro. Inoltre, l’amministrazione sanremese si accollerebbe le spese di accoglienza per il personale Rai e per i cantanti.
Tuttavia, le due novità non sono state ancora confermate ufficialmente. A smorzare gli entusiasmi è intervenuto SanremoNews, tramite un articolo di Carlo Alessi che definisce le indiscrezioni come “sirene romane”. Il portale locale, molto vicino alle dinamiche del Palazzo, sottolinea che una rinuncia all’1% degli introiti pubblicitari sarebbe un cambio di rotta sorprendente, poiché tale clausola rappresentava una delle fondamenta della manifestazione di interesse aperta ad altri broadcaster. Un’eventuale modifica, avverte Alessi, potrebbe esporre il Comune al rischio di ricorsi legali.
Più plausibile, invece, l’ipotesi che il Comune intervenga sulle spese di accoglienza, che non erano previste nel bando originario. Anche su questo fronte, però, da Palazzo Bellevue non arrivano dichiarazioni ufficiali.
In ogni caso, il dialogo tra le parti prosegue, ma i tempi si allungano anche a causa della pausa estiva. Difficile, quindi, che l’accordo venga chiuso prima di settembre. Magari sarà proprio il tradizionale pranzo di Ferragosto a far maturare la decisione finale.
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