Vent’anni di “Non ti muovere”: Sergio Castellitto apre il Pesaro Film Fest
Primo ospite del Pesaro Film Festival, Sergio Castellitto nel ventennale del suo film “Non ti muovere” si racconta, tra l’amore per Margaret e Pietro e la vita stessa
Vent’anni di “Non ti muovere”: Sergio Castellitto apre il Pesaro Film Fest
Primo ospite del Pesaro Film Festival, Sergio Castellitto nel ventennale del suo film “Non ti muovere” si racconta, tra l’amore per Margaret e Pietro e la vita stessa
Vent’anni di “Non ti muovere”: Sergio Castellitto apre il Pesaro Film Fest
Primo ospite del Pesaro Film Festival, Sergio Castellitto nel ventennale del suo film “Non ti muovere” si racconta, tra l’amore per Margaret e Pietro e la vita stessa
Primo ospite del Pesaro Film Festival, Sergio Castellitto nel ventennale del suo film “Non ti muovere” si racconta, tra l’amore per Margaret e Pietro e la vita stessa
Con Sergio Castellitto, si è aperta ufficialmente la 60esima edizione del Pesaro Film Festival in un anno importantissimo per la città Capitale italiana della Cultura 2024.
Un’edizione speciale che non poteva che aprirsi con un ospite speciale come Castellitto che ha deciso di festeggiare proprio alla Mostra internazionale del Cinema di Pesaro le prime 20 candeline del suo film più importante, “Non ti muovere”, che ha consacrato il suo sodalizio, sentimentale e professionale, con la moglie e scrittrice Margaret Mazzantini. Ma non solo.
Vincitore di ben quattro Nastri D’Argento e due David di Donatello (con Penelope Cruz come Migliore Attrice Protagonista e lo stesso Castellitto come Miglior Attore), “Non ti muovere” è stato un vero e proprio spartiacque come ha raccontato al pubblico presente in Piazza del Popolo: “Sostanzialmente, ho cominciato a fare il regista perché Margaret ha scritto i libri. Seppure questo sia il mio secondo film questo è e rimarrà il mio film. Ne posso aver fatti sette in tutto, ne farò forse qualcun altro se se troviamo qualche soldo” sorride “ma questo è il mio film perché segna l’inizio di un percorso umano, amoroso e di scrittura con Margaret“.
Sergio Castellitto ha raccontato con forte emozione ed ammirazione il lavoro sinergico con la compagna Mazzantini: “Quando io e lei parliamo di storie, tra cinema e letteratura, in realtà parliamo della vita. Ho il privilegio di poter lavorare con un artista che ha questa capacità di mettere insieme scandalo e pietà. Per questo motivo, non riesco a guardare il nostro primo film insieme come qualcosa di estraneo. Io lo abito, è come guardare la mia stessa vita“.
Tra coincidenze e casi della vita (come la fortuna di aver ricevuto in dono la magnifica colonna sonora “Un senso” di Vasco Rossi vincitrice di un Nastro d’Argento), Castellitto ha anche raccontato divertito di aver pensato all’inizio per questo ruolo a John Malkovich, “un attore superiore, sensazionale. E poi lì ha prevalso l’attore e mi sono detto: ‘col cavolo che lo do a lui, lo faccio io!”.
Infine, parole di profonda ammirazione per il figlio Pietro che proprio con questo film ha mosso i primi passi nel mondo del cinema: “I figli uno li ma per naturale rimbalzo biologico. Sono i tuoi figli: li ami. Però non è detto che tu ami una persona e la stimi anche, sono due cose profondamente diverse. Con Pietro c’è amore e anche stima e penso che questo sia già un bel premio”.
La kermesse del Pesaro Film Festival continua fino al 21 giugno con altri ospiti d’eccezione. Tra questi, il regista Luca Guadagnino che riceverà il Premio Speciale Pesaro 60, Ficarra e Picone, Franco Maresco, Jasmine Trinca, Valentina Lodovini, Enzo D’Alò.
di Raffaela Mercurio
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