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Servillo: “Fuggo dalla retorica del personaggio che resta dentro”; Germano: “Messina Denaro personaggio inquietante ma pur sempre umano”

Toni Servillo e Elio Germano raccontano “Iddu”, film su Matteo Messina Denaro presentato oggi al Festival del Cinema di Venezia

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Servillo: “Fuggo dalla retorica del personaggio che resta dentro”; Germano: “Messina Denaro personaggio inquietante ma pur sempre umano”

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Servillo: “Fuggo dalla retorica del personaggio che resta dentro”; Germano: “Messina Denaro personaggio inquietante ma pur sempre umano”

Toni Servillo e Elio Germano raccontano “Iddu”, film su Matteo Messina Denaro presentato oggi al Festival del Cinema di Venezia

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Toni Servillo e Elio Germano raccontano “Iddu”, film su Matteo Messina Denaro presentato oggi al Festival del Cinema di Venezia

“Già nell’Ottocento si prendevano in giro gli attori che, usciti di scena, dicevano: ‘Stasera Dio non era con me’. Un po’ fuggo dalla retorica del personaggio che si porta dentro: non importa ciò che resta a me ma quello che resta a te. Allora vuol dire che abbiamo fatto un buon lavoro”.

A parlare è Toni Servillo, protagonista insieme ad Elio Germano del film di punta di questa giornata veneziana: “Iddu” dei registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza che portano sul grande schermo l’attualissimo arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, analizzato attraverso i tantissimi pizzini scritti negli anni della sua latitanza.

“Quando sono uscite anche le registrazioni della sua voce dopo l’arresto, è uscito fuori qualcosa di inquietante quanto interessante per me che di mestiere faccio l’attore”, ha spiegato Germano, “e cioè che si tratta pur sempre di un essere umano. E ciò mi ha fatto pensare che, in ciascuno di noi, c’è la possibilità di diventare una persona così, soprattutto in un’epoca storica in cui l’esaltazione dei valori che caratterizzano la mafia sono pubblicizzati come condivisibili”, ha spiegato Germano.

di Raffaela Mercurio

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