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Tony Effe, presenza divisiva

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Prima annunciato, poi allontanato dal concerto di Capodanno al Circo Massimo: la parabola di Tony Effe, diventato una presenza divisiva

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Tony Effe, presenza divisiva

Prima annunciato, poi allontanato dal concerto di Capodanno al Circo Massimo: la parabola di Tony Effe, diventato una presenza divisiva

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Tony Effe, presenza divisiva

Prima annunciato, poi allontanato dal concerto di Capodanno al Circo Massimo: la parabola di Tony Effe, diventato una presenza divisiva

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Capodanno al Circo Massimo. Anzi no, Tony Effe, rapper che ormai può contare – anche suo malgrado, in questo caso – su una presenza continua sui media (vedi il murale di TvBoy a Milano in cui bacia Fedez), non si esibirà nello spettacolo messo in piedi dal Campidoglio per l’arrivo del nuovo anno a Roma. Testi troppo divisivi, sessisti, violenti. Una presenza divisiva. L’annuncio della sua presenza nel cast di artisti era stato dato una manciata di ore fa dal sindaco di Roma in persona, Roberto Gualtieri, un nome di spicco, che sarà anche a Sanremo (anche se ora il Codacons chiede che sia estromesso anche dal Festival). Le consiglieri municipali di Azione si sono sentite offese, hanno reclamato un cambio immediato di direzione scrivendo una lettera al sindaco. Si sono accodate altre figure cittadine di spicco del Partito democratico, si sono attivate anche diverse associazioni in difesa delle donne.

La questione è poi divenuta ovviamente mediatica. La figuraccia, onestamente, anche. Possibile che chi ha lavorato in Campidoglio all’ingaggio di Tony Effe per il Capodanno romano non sapesse nulla dei testi del rapper? E non certo per una questione territoriale, perché il rapper è romano. Chi organizza gli eventi in Campidoglio non si consulta con l’amministrazione? Pare che possa aver pesato sulla scelta del sindaco Gualtieri di evitare l’esibizione di Tony Effe anche l’apertura delle Porte Sante del Giubileo e anche l’approvazione del bilancio comunale. Insomma, c’è dentro tanta realpolitik.

E lui, Tony Effe? Prima che il Campidoglio provasse a metterci una pezza innestando una veloce retromarcia, sui social aveva lanciato una storia ringraziando il Comune, dicendosi orgoglioso di esibirsi al Circo Massimo. “Ci vediamo a Capodanno”, aveva scritto. I suoi testi restano assai discutibili, anzi di più, ma lo si sapeva anche prima dell’ingaggio al Circo Massimo, non c’è giorno in cui il rapper non sia un trend topic sui social. La vicenda potrebbe diventare per lui un nuovo trampolino di popolarità e discussioni verso Sanremo. Cosa fa la Rai, si allinea alla decisione del Campidoglio e lo esclude dalla gara?

Di Nicola Sellitti

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