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Zecchino D’Oro: “Sempre uguale ma sempre diverso” parola di Carlo Conti

Giunto alla sua 66esima edizione dal titolo “La musica può”, lo Zecchino d’Oro quest’anno è ricco di novità. Disco d’oro per la canzone “Volevo un gatto nero”
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Zecchino D’Oro: “Sempre uguale ma sempre diverso” parola di Carlo Conti

Giunto alla sua 66esima edizione dal titolo “La musica può”, lo Zecchino d’Oro quest’anno è ricco di novità. Disco d’oro per la canzone “Volevo un gatto nero”
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Zecchino D’Oro: “Sempre uguale ma sempre diverso” parola di Carlo Conti

Giunto alla sua 66esima edizione dal titolo “La musica può”, lo Zecchino d’Oro quest’anno è ricco di novità. Disco d’oro per la canzone “Volevo un gatto nero”
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Giunto alla sua 66esima edizione dal titolo “La musica può”, lo Zecchino d’Oro quest’anno è ricco di novità. Disco d’oro per la canzone “Volevo un gatto nero”
Torna lo Zecchino D’Oro giunto alla sua 66esima edizione, con il titolo “La musica può”, ricco di tante novità. L’album composto da 14 nuove canzoni in gara, distribuito da Sony Music Italia, è disponibile su tutte le piattaforme streaming. Quest’anno definito un vero e proprio “festival dei valori” per i testi che caratterizzano le tracce, ognuna con un messaggio educativo: dal prendere le distanze dall’eccessivo utilizzo degli smartphone fino al coraggio di non abbattersi di fronte ai bulletti “perché ognuno è speciale così com’è”. I 17 piccoli cantanti saranno accompagnati, in diretta su Rai 1 dall’1 al 3 dicembre, dal Piccolo Coro dell’Antoniano, diretto da Sabrina Simoni, che durante la conferenza stampa ha annunciato un’altra novità: “Finalmente per la prima volta nella storia dello Zecchino d’Oro c’è anche la Valle D’Aosta“. 3 invece i Paesi esteri: Grecia, Bulgaria e Albania. A firmare le tracce grandi artisti come Maurizio Fabrizio, Gianfranco Fasano, Max Gazzè, Loredana Bertè, Lorenzo Baglioni e tanti altri. Dai bambini che non smettono mai di sognare, Arcangelo Crovella ha trovato la propria ispirazione: dopo 40 anni di tentativi, l’uomo quest’anno è riuscito a entrare nella rosa degli autori. Il suo  brano si preannuncia estremamente attuale con il  titolo “Ciao Europa” . Brani che arricchiscono il repertorio da record dello Zecchino d’Oro – 832 canzoni in tutto – che ha già superato gli oltre 2 milioni di iscritti sul canale Youtube e oltre 2 miliardi di visualizzazioni totali, più di  80 milioni di stream su Spotify e 20 milioni di ascoltatori. Proprio per questo, quest’anno è nato il canale Tik Tok per bambini dello Zecchino: un nuovo modo per coinvolgere tutte le generazioni, con i protagonisti Nunù e due nuovi creator, Mìmi e Nartico. Numeri importanti per lo storico festival italiano, che dal 1959 produce i famosi successi musicali per grandi e piccini. Senza dimenticare i grandi classici dello Zecchino D’oro, tanto che “Volevo un gatto nero” è stato premiato disco d’oro proprio in conferenza stampa. “Da sempre la musica e i bambini sono sinonimo di spensieratezza, di coesione, di felicità e di condivisione ma spesso vengono un po’ considerati come dei temi “lievi” –  spiega Luca Fantacone, Director Catalogue di Sony Music Italy – Che sì lo sono, ma è importante capire che sia la musica che i bambini sono da prendere con moltissima serietà”. Proprio quello che da anni Sony Music e l’Antoniano fanno: cercare di dare maggiore valore sia alla musica che al mondo dei bambini. Ed è proprio la spontaneità dei più piccoli a caratterizzare da sempre le edizioni dello Zecchino d’Oro, come spiega il direttore artistico Carlo Conti: “I bambini sono bambini e restano tali. Non chiediamo loro di prepararsi prima delle dirette. I bambini sono la verità ed è proprio questo il bello, trasmettono la loro semplicità a noi adulti“. Tracce dello Zecchino d’Oro che fino a poco tempo fa passavano al setaccio anche di Mattia, il figlio dello stesso presentatore: “Chi meglio di un bambino poteva aiutarmi? Quest’anno non avrò il suo supporto, ormai è grande ed è passato a  ben altri generi musicali ma è stato un grande alleato in questi anni”. In tanti poi hanno chiesto al direttore artistico un suo possibile ritorno alla conduzione di Sanremo e tra qualche sorriso e qualche battuta, Conti ha detto: “Quando e se succederà vedremo se avrò le capacità fisiche ma soprattutto l’orecchio moderno per scegliere le canzoni”. Di Claudia Burgio

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