Non ci sarà nessun videomessaggio del presidente Zelensky nella serata finale di Sanremo ma solo una sua breve missiva che sarà letta dallo stesso Amadeus. Alla fine hanno vinto i no e chi si diceva infastidito dalla presenza del leader ucraino durante uno show canoro. Quasi ci fosse un contesto ideale per parlare di pace.
Evidentemente la ghigliottina della censura affidata a Stefano Coletta, direttore del Prime Time, non è stata ritenuta sufficiente a raffreddare gli animi.
Zelensky era intervenuto già in qualità di ospite nel corso di altri grandi eventi internazionali come il Festival di Cannes o i Golden Globes. Un no gli era arrivato solo dal Qatar, in occasione dei mondiali, un paese che ha mostrato di avere svariati problemi dal punto di vista umano e dei diritti.
Riflettiamo.
Di Ilaria Cuzzolin
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