Zucchero per la prima volta al cinema
Zucchero arriva per la prima volta al cinema con il film documentario “ZUCCHERO – Sugar Fornaciari” di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano
Zucchero per la prima volta al cinema
Zucchero arriva per la prima volta al cinema con il film documentario “ZUCCHERO – Sugar Fornaciari” di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano
Zucchero per la prima volta al cinema
Zucchero arriva per la prima volta al cinema con il film documentario “ZUCCHERO – Sugar Fornaciari” di Valentina Zanella e Giangiacomo De Stefano
AUTORE: Federico Arduini
Che la carriera di Zucchero sia una delle più incredibili della storia della musica leggera italiana è sotto gli occhi di tutti. Tra i maggiori interpreti del rock blues in Italia, ha venduto oltre 60 milioni di dischi. Oltre a essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, Zucchero è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela e al Freddie Mercury Tribute nel 1992.
Una carriera che arriverà per la prima volta al cinema dal 23 al 25 ottobre con il film documentario “Zucchero – Sugar Fornaciari” di Valentina Zanella e Gianfiacomo De Stefano. La pellicola, che sarà presentata in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma il 21 ottobre, racconterà Zucchero attraverso le sue parole ma anche quelle di colleghi e amici come Bono, Sting, Brian May, Paul Young, Andrea Bocelli, Salmo, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Roberto Baggio etc. Un viaggio che, grazie a immagini provenienti dagli archivi privati e dal “World Wild Tour”, il suo ultimo tour mondiale con 114 concerti in 3 diversi continenti, va oltre il ritratto di un musicista di successo arrivando fin dentro i dubbi e le fragilità dell’uomo.
«Zucchero è coerente nelle sue contraddizioni e per questo interessante – hanno spiegato i registi Zanella e De Stefano – È un personaggio vibrante che mette assieme la cultura emiliana, a cui torna anche nelle canzoni che ha scritto in questi anni, e il luogo dove ha iniziato la carriera: la Versilia. L’Emilia è il ponte con gli Stati Uniti, con il blues e con quella cultura contadina che l’emigrazione ha sparso nel nuovo continente e che è tornata a noi e, ovviamente, a Zucchero attraverso la musica. Zucchero ha quindi messo in connessione la cultura rurale con quella nera e americana. Un’operazione rischiosa e dalla bassissima possibilità di successo che invece ha funzionato in tutto il mondo. Zucchero è figlio del ‘900, innovatore musicale del suo secolo e sapiente mescitore del suono delle origini alle tendenze musicali contemporanee».
di Federico Arduini
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
La pirateria discografica rinasce con il vinile
23 Dicembre 2025
Ma con quello del vinile c’è stato un altro ritorno di cui poco si è parlato: la pirateria discogr…
Lo Zecchino d’Oro accende il Natale su Rai 1
22 Dicembre 2025
La Vigilia e il Natale parlano la lingua della musica all’Antoniano di Bologna, casa storica dello…
Addio a Chris Rea, il cantante britannico si è spento all’età di 74 anni
22 Dicembre 2025
Addio a Chris Rea, cantante e chitarrista britannico autore dei successi “Driving Home for Christm…
Roberto Benigni a “Che tempo che fa”: “Come si fa a parlare di guerra ancora oggi?” – IL VIDEO
22 Dicembre 2025
“Come si fa a parlare di guerra ancora oggi?!” È questa la domanda che pone (e che si pone) Robert…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.