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6 Nazioni 2025

Verso il 6 Nazioni 2025: tutti pazzi per gli Azzurri!

Venerdì 31 gennaio il match tra Francia e Galles, finito 43-0, ha dato il via al 6 Nazioni 2025, il torneo di rugby più antico e conosciuto al mondo

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Verso il 6 Nazioni 2025: tutti pazzi per gli Azzurri!

Venerdì 31 gennaio il match tra Francia e Galles, finito 43-0, ha dato il via al 6 Nazioni 2025, il torneo di rugby più antico e conosciuto al mondo

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Verso il 6 Nazioni 2025: tutti pazzi per gli Azzurri!

Venerdì 31 gennaio il match tra Francia e Galles, finito 43-0, ha dato il via al 6 Nazioni 2025, il torneo di rugby più antico e conosciuto al mondo

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Venerdì 31 gennaio il match tra Francia e Galles, finito 43-0, ha dato il via al 6 Nazioni 2025, il torneo di rugby più antico e conosciuto al mondo

Venerdì 31 gennaio il match tra Francia e Galles, finito 43-0, ha dato il via al 6 Nazioni 2025, il torneo di rugby più antico e conosciuto al mondo e il più importante e atteso per le squadre che lo giocano e per i loro tifosi. Istituito nel lontano 1883 come Home Nations Championship giocato da Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia, nel 1910 vi è entrata la Francia ed è diventato Cinque Nazioni e infine, nel 2000, è stata ammessa anche l’Italia.

Gli Azzurri festeggiano quindi le loro nozze d’argento con il Torneo e, per celebrare questo importante anniversario, è stata fatta eccezionalmente a Roma la presentazione ufficiale di quest’anno, le cui foto e video di capitani e commissari tecnici nella cornice unica e suggestiva del Colosseo hanno fatto rapidamente il giro dei social e del mondo.

L’Italia arriva all’appuntamento con negli occhi il ricordo del miglior 6 Nazioni di sempre, quello del 2024, che ha visto i ragazzi guidati da Quesada conquistare due vittorie (a Roma contro la Scozia e a Cardiff) e un pareggio (in Francia). Per questo e sicuramente anche per la grande eco mediatica del test/evento novembrino contro gli All Blacks in notturna allo Juventus Stadium, l’entusiasmo attorno all’Italrugby è grande e ne sono prova anche le attuali prevendite delle tre partite in programma allo Stadio Olimpico di Roma: già verso il sold out l’ultima della serie contro la fortissima Irlanda (sabato 15 marzo), è ad una manciata di tagliandi dal tutto esaurito anche il primo appuntamento con il Galles (sabato 8 febbraio) e crescono le vendite di Italia-Francia, in calendario domenica 23 febbraio.

Un altro bel segno di fiducia e crescita è l’accordo con la Rai che prevede la trasmissione in diretta su Rai 2, oltre che in streaming su Rai Play, di tutte e cinque le partite degli Azzurri: un grande traguardo per l’ovale tricolore! Per esperienza personale trovo questa possibilità importantissima anche per via dello “zapping”: su Rai 2 uno ci “inciampa” sempre facilmente e io ricordo perfettamente che il mio avvicinamento al rugby iniziò proprio grazie ad un telecomando con il quale, in un pigro sabato pomeriggio invernale di una ventina di anni fa, finii per caso su La7 che stava trasmettendo in chiaro proprio una partita dell’Italia al 6 Nazioni.

Verranno trasmessi in diretta anche gli incontri degli “Azzurrini” nel 6 Nazioni U20 (su Raisport quando consentito dal palinsesto e sempre in streaming su Rai Play) e quelli delle ragazze nel Torneo femminile, che inizierà il 22 marzo, dopo la fine di quello maschile. Per le azzurre ad oggi sono previste su Rai 2 le prime due partite (rispettivamente contro Inghilterra e Irlanda) e il resto del palinsesto è ancora da decidere ma, in ogni caso, ci saranno anche per loro tutte le dirette su Rai Play.

I diritti televisivi di tutto il 6 Nazioni sono sempre di Sky e quindi riservati agli abbonati Sport o NowTV ed è dunque questo l’unico modo per vedere tutto il Torneo e non le sole partite dell’Italia. La trasmissione in chiaro delle partite degli Azzurri, che Sky proponeva di solito su TV8, è stata quest’anno ceduta, come già detto, alla Rai. Perchè il rugby piace tanto alla gente, nonostante una Nazionale che è sì ora in un ottimo momento, ma che si porta sulle spalle tante sconfitte e vanta una tradizione che non si avvicina neanche lontanamente a quella delle potenze ovali mondiali?

E’ una domanda che si fanno anche gli appassionati stessi quando vedono l’Olimpico riempirsi nonostante tutto anche di pubblico cosiddetto “occasionale”, che però non sempre lo è poi così tanto, perchè non pochi tornano ogni anno a vedere le partite dell’Italrugby, pur non seguendo abitualmente da vicino l’ovale di casa nostra: una partita di rugby allo stadio è una festa, non ci sono tensioni, ci si siede insieme ai tifosi avversari, si chiacchiera, si ride, si brinda parecchio, si canta, si esulta, ci si emoziona, si piange e si balla. 

Il gioco non è semplice da seguire per l’occhio inesperto: il rugby è pieno di regole e la comprensione di quanto accade in campo non è affatto immediata ma c’è intensità, battaglia, non esiste la “melina”, ci sono forza, fatica e velocità e il pubblico, anche quando non capisce esattamente cosa sta succedendo, viene coinvolto, tifa e si diverte. Insomma, alla fine ci si diverte anche se si perde, anche se, certo, se si vince ci si diverte di più!

Ormai manca davvero pochissimo e ricomincerà questa annuale festa del rugby, un appuntamento che gli appassionati aspettano praticamente come il Natale e che, per gli altri, può sempre essere l’occasione per avvicinarsi ad uno sport non semplice ma incredibilmente bello: buon 6 Nazioni 2025 a tutti e FORZA AZZURRI!

di Emy Forlani

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