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Addio a Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano

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È morto all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, vera e propria leggenda del tennis italiano. Ha trionfato 2 volte al Roland Garros ed arrivato a essere il n. 3 della classifica Atp

Addio a Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano

È morto all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, vera e propria leggenda del tennis italiano. Ha trionfato 2 volte al Roland Garros ed arrivato a essere il n. 3 della classifica Atp

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Addio a Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano

È morto all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, vera e propria leggenda del tennis italiano. Ha trionfato 2 volte al Roland Garros ed arrivato a essere il n. 3 della classifica Atp

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È morto all’età di 92 anni Nicola Pietrangeli, vera e propria leggenda del tennis italiano.

Il gigante del tennis ha trionfato 2 volte al Roland Garros ed arrivato a essere il n. 3 della classifica Atp.

Oggi un ragazzo, un giovane, un trentenne fanno fatica a capire cosa abbia rappresentato Nicola Pietrangeli non solo per il tennis e lo sport italiani, ma per il nostro costume.

Abbagliati dall’era d’oro di Jannik Sinner e dell’incredibile nidiata di campioni che ci ha portati a dominare la scena mondiale, forse qualcuno stenterà a credere che per una lunga stagione fummo messi sulla cartina geografica del tennis globale grazie a questo elegante ragazzo pronto a imbucarsi nella vita e nei migliori salotti europei e mondiali con la naturalezza di chi è nato “di classe”.

Pur senza averne i mezzi.

Nicola Pietrangeli è stato un fenomenale giocatore di tennis, ma anche un interprete sublime dell’arte di vivere.

E vivere bene.

In tempi in cui lo sport professionistico era ancora una chimera, si guadagnava pochino anche ai vertici mondiali e se vincevi due volte il Roland Garros e se facevi la semifinale a Wimbledon.

Il nostro numero uno era di casa nell’epoca più glamour di Montecarlo – dove lo è rimasto sino agli ultimi giorni della sua vita – trattato come il figlio di una nobile casata europea.

Ascoltare i racconti delle sue intemerate in coppia con l’amica di un’intera esistenza, Lea Pericoli, era irresistibile.

Non avevano un quattrino e vivevano da nababbi grazie alle racchette, al talento, alla fantasia e a una buona dose di faccia tosta.

Nicola Pietrangeli ha vissuto una vita di 92 anni sentendosi il numero uno e sopportando notoriamente, il giusto, chi poteva soffiargli lo scettro di più forte, più famoso, più bello, più bon vivant d’Italia.

Ne sanno qualcosa Adriano Panatta e negli ultimi anni di vita lo stesso Jannik Sinner.

Qualche battuta il grande Nicola avrebbe potuto evitarla, per non essere inseguito dal sospetto di rodere un po’.

Eppure, se ci pensiamo, anche questo è parte fedele e squisita del personaggio.

Se non avesse fatto quelle battute, sarebbe stato un po’ meno Nicola Pietrangeli, un po’ più finto.

Lui veniva da un’era in cui il problema non era fingere di essere perfettino, ma imbucarsi con classe e nonchalance al circolo di Montecarlo. Vuoi mettere.

di Fulvio Giuliani

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