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Adieu agli allenamenti nella Senna, dilemma sulle prossime gare

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De Tullio e Gregorio Paltrinieri si qualificano in finale negli 800 stile libero. Greg denuncia i problemi di balneabilità nella Senna: “Siamo preoccupati. Una vera presa in giro”

De Tullio e Paltrinieri

Dopo i fuochi d’artificio e la spettacolare cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 – non senza qualche gaffe e critica: dalla performance denunciata per aver deriso il Cristianesimo alla bandiera dei Giochi issata al contrario – arrivano i problemi tecnici. La sicurezza della Senna è stata tanto discussa già nei mesi precedenti, con l’annuncio ufficiale a luglio del suo possibile utilizzo, inaugurato con tanto di bagno nello storico fiume parigino dalla stessa sindaca della città, Anne Hidalgo.

Ma le forti piogge, che hanno caratterizzato e inzuppato l’apertura dei Giochi, hanno inquinato il fiume, tanto che ieri gli allenamenti del triathlon sono stati annullati. Un problema non certo di poco conto, considerando la cifra stratosferica investita per rendere balneabile la Senna: quasi un miliardo e mezzo di euro. Nel fiume si dovrebbero tenere le gare di nuoto nel triathlon, individuale e staffetta mista, e quelle di nuoto di fondo (o nuoto in acque libere). E le date per queste competizioni sono vicinissime: 5 agosto triathlon, 8 e 9 agosto le gare femminili e maschili di nuoto di fondo.

Il primo a denunciare la situazione critica per gli atleti è stato l’azzurro Gregorio Paltrinieri che, intervistato da LaPresse, ha detto: “Siamo preoccupati. Ma solo perché c’è una location che non abbiamo mai provato. Non puoi organizzare una gara così importante in una location che non hai mai testato”. Come dargli torto. “Probabilmente freddo, probabilmente c’è corrente perché è un fiume- continua uno dei nuotatori più forti al mondo nelle lunghe distanze e bronzo nella 10 chilometri in acque libere alle Olimpiadi di Tokyo – molto probabilmente è sporco e non ci sono le condizioni per nuotare”.

Il rischio per gli atleti sono i livelli di Escherichia coli, un batterio che causa infezioni di diverso tipo, soprattutto intestinali. I test sui livelli di inquinamento sono risultati oltre la soglia di sicurezza. E ora c’è la possibilità che le gare vengano posticipate o addirittura spostate in un altro luogo, anche se quest’ultima ipotesi sembra molto improbabile. Gli errori possono anche capitare, ma la Senna è diventato un vero tarlo per queste Olimpiadi, su cui ci si sta accanendo senza tenere conto della cosa più importante: il benessere degli atleti. Forse, dovremmo ricordare ai nostri cugini francesi che: “Peccare è umano ma perseverare è diabolico”.

Di Claudia Burgio

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