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Grande Italia e se l’argento è una delusione…

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Ancora medaglie. Ancora emozioni per l’atletica italiana. E stasera tocca a Gimbo Tamberi con la finale del salto in alto

atletica

Grande Italia e se l’argento è una delusione…

Ancora medaglie. Ancora emozioni per l’atletica italiana. E stasera tocca a Gimbo Tamberi con la finale del salto in alto

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Grande Italia e se l’argento è una delusione…

Ancora medaglie. Ancora emozioni per l’atletica italiana. E stasera tocca a Gimbo Tamberi con la finale del salto in alto

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Ancora medaglie. Ancora emozioni. E stasera tocca a Gimbo Tamberi con la finale del salto in alto questa sera (ore 20.35), da cui ci si attende l’ennesimo oro, anche perché il boom dell’atletica italiana è partito da quei 10 folli, meravigliosi minuti del doppio oro a Tokyo 2020, tra lo stesso Tamberi e Jacobs, che hanno girato la chiave del paradiso azzurro. Intanto, per ora dobbiamo solo contare le medaglie e cantare l’inno di Mameli: deve essere l’atmosfera dell’Olimpico (anche con buona parte degli spalti vuoti) o i Giochi di Parigi che si avvicinano, ma il sogno continua. Ieri sera Sara Fantini ha vinto l’oro nel lancio del martello. A Monaco di Baviera due anni fa aveva centrato il bronzo, in casa ha fatto ancora meglio, segnando il miglior tempo stagionale e allungando l’elenco dei vincitori azzurri, con il nostro paese che sta dominando il medagliere.

E poco dopo, ecco Filippo Tortu: secondo nei 200 metri maschili, facendo però segnare un tempo meno veloce (20’41, ieri ha stampato un promettente 20’14) rispetto alla semifinale vinta in carrozza. E’ uno che non mente a se stesso, Tortu. Si aspettava l’oro, lo attendevamo anche noi per rivederlo al livello più alto anche nelle prove individuali. In ogni caso, Tortu con l’argento migliora il bronzo agganciato due anni fa a Monaco di Baviera. Il conto del medagliere continua a salire: sono 17 metalli, di cui otto d’oro. La nazionale – multietnica – italiana è una fuoriserie non solo a livello europeo, ma mondiale, con campioni disseminati nella velocità, nella marcia, nel salto in lungo, nel peso, nel martello. E’ un esempio, tra talento e lavoro, dell’Italia di oggi e di domani. Se durasse questo sogno fino ai Giochi di Parigi..

di Nicola Sellitti

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